Calopresti con garbo rievoca la Shoah

da Cannes

Nove testimonianze di deportazione costituiscono il documentario di Volevo solo vivere, in cui Mimmo Calopresti ha riversato le testimonianze di Andra Bucci, Esterina Calò Di Veroli, Nedo Fiano, Luciana Nissim Momigliano, Liliana Segre, Settimia Spizzichino, Giuliana Tedeschi, Shlomo Venezia, Arminio Wachsberger (intanto scomparso), scelte fra quelle di ebrei italiani filmate e depositate presso la Fondazione Shoah degli Stati Uniti. È un collage al quale Calopresti si limita ad aggiungere immagini dei campi di concentramento riprese nel 1945. Nato come futura memoria, il documentario non ha ambizioni estetiche e forse il Festival di Cannes non era il posto per mostrarlo, anche fuori concorso come il film è.


L’esiguità del ruolo del regista ha comunque deluso gli ambienti ebraici italiani. Se l’intento di Volevo solo vivere è contribuire alla storia, la scelta di Calopresti - non essere vedette rispetto alle vittime - pare più onesta di tante altre che si sono avute su questo tema doloroso.

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