La campagna? Un affare di famiglia

La madre di McCain lancia un appello al partito, Chelsea Clinton raccoglie soldi e la moglie di Barack attacca gli avversari

La corsa alla Casa Bianca? È sempre più un affare di famiglia. E non solo perché un’ex first lady, Hillary Clinton, sogna di prendere il posto che fu di suo marito; il quale peraltro, si dà da fare come se fosse lui il candidato. Chiunque abbia un parente abile lo recluta. Barack Obama, ad esempio, si è reso conto che sua moglie Michelle, 44 anni, esercita un certo fascino sulle elettrici che ammirano la sua compostezza, e soprattutto, sugli elettori, che stando a un sondaggio di Playboy, la trovano terribilmente sexy. Michelle è una buona oratrice; sa reggere, da sola, un comizio e, all’occorrenza sa pungere. È stata lei infatti a rintuzzare gli attacchi di Bill Clinton contro Obama, e sempre lei a sferzare l’America con un proverbiale: «Forse questo Paese non è pronto per un presidente di colore».
Ma da qualche ora sono in pista anche le figlie e una madre, quella di John McCain. Sì, alla bella età di 71 anni il favorito alla nomination repubblicana ha ancora la mamma, che di anni ne ha 95. Li porta bene, è lucida e ieri, in un’intervista alla rete C-Span, ha detto quel che tutti pensano ma non osano dire ad alta voce: «Mio figlio non ha alcun sostegno dalla base del Partito». L’establishment repubblicano e la famiglia Bush non lo amano affatto e gli preferiscono Mitt Romney e all’occorrenza persino Rudolph Giuliani. «Ma perché?», si chiede Roberta. «In fondo siamo rimasti fedeli all’attuale amministrazione, appoggiando tutte le loro scelte». Una domanda a cui, prima o poi, la leadership del partito dovrà dare una risposta.
E le figlie? Quella di McCain ancora non fa notizia; ma segue ovunque suo padre. Meghan ha 23 anni, carina, sbarazzina e tiene un blog sulla campagna elettorale. Se suo padre otterrà la nomination sentiremo parlare molto di lei.
Già rodata è invece Chelsea Clinton, che di anni ne ha ormai 27 ed è sempre più coinvolta nel duello con Obama. Ieri si è messa alla tastiera e ha inviato un’email ai sostenitori della madre. Per ringraziarli? Senza dubbio, ma anche per battere cassa, promettendo in cambio un premio, a suo giudizio allettante: «Avete tempo fino a sabato sera per effettuare un versamento - scrive -. Dopodiché uno di voi sarà sorteggiato e verrà con me a Los Angeles per assistere dal vivo al dibattito tra i candidati democratici, che si svolgerà il 31 gennaio». E non è finita qui: «Vi farò conoscere mia madre», che, assicura Chelsea, «è impaziente di conoscere» il fortunato vincitore.
Già, ma quanto bisogna versare? Sul formulario online l’offerta minima è dieci dollari, quella massima di 4.600; bisogna avere almeno 18 anni ed essere cittadini americani.

Funzionerà? Tra pochi giorni sapremo. Di certo Hillary e Obama hanno cominciato una campagna pubblicitaria a livello nazionale, inconsueta in questa fase della corsa alla Casa Bianca, e hanno bisogno di sempre più fondi.

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