Campagna di Russia per i grandi dell’auto Più 64% le vendite

da Milano

Nel 2008 i costruttori di auto dovranno affrontare una crescente competitività dovuta soprattutto a un eccesso di produzione. La forte domanda attesa per i prossimi anni tarda a manifestarsi in molti Paesi e l’attuale eccesso di capacità produttive non trova sbocchi adeguati sui mercati tradizionali come quelli europei e del Nord America. Le vendite mondiali di auto hanno, nel 2007, raggiunto i 57,5 milioni di unità, con una crescita del 3,5%. In Italia l’anno si chiuderà domani con risultati record: è stata raggiunta quota 2,48 milioni con una crescita del 6,6%, grazie soprattutto agli incentivi per la rottamazione. In Europa il mercato, grazie anche all’Italia, è cresciuto dell’1% con 15,5 milioni di autovetture immatricolate. Buono l’andamento delle vendite in Gran Bretagna (più 2,5%) e in Francia (più 1,3%) in undici mesi. In Spagna, tra gennaio e novembre, vi è stato un rallentamento dell’1,9% e dell’8,2% in Germania dove le difficoltà economiche si sono fatte sentire.
La domanda di vetture varia in funzione delle aree geografiche: in Europa e nel Nord America si registrano quasi esclusivamente acquisti per la sostituzione dei veicoli obsoleti. Negli Stati Uniti si è riscontrato nel 2007 un rallentamento di quasi il 2,5%, con 16,1 milioni di autovetture e light trucks. In Giappone, da mesi, si registra un calo delle auto immatricolate: meno 5%, 4,7 milioni di vetture e mini-vehicles acquistati. In Sud America, soprattutto Brasile, il mercato è vivace: le immatricolazioni sono cresciute del 29% a 2,2 milioni di unità. I mercati che dimostrano un’accentuata vivacità sono soprattutto la Cina (5,4 milioni di veicoli acquistati nei primi undici mesi del 2007, con una crescita del 22%) e l’India, dove nei primi otto mesi sono state vendute 778mila nuove auto (più 13,7%).
Anche il mercato russo è in grande crescita: l’aumento registrato è stato del 64%, le immatricolazioni stanno raggiungendo 1,5 milioni di veicoli. Quello russo, definito il nuovo «Eldorado» dell’automobile, è un mercato che attrae un crescente numero di costruttori di auto, come Fiat, Renault, Bmw, Ford, Gm e Hyundai. Nei giorni scorsi, alla presenza del presidente Vladimir Putin, è stato inaugurato nei sobborghi di San Pietroburgo, il primo stabilimento produttivo Toyota in Russia. Per la realizzazione dell’impianto, la casa giapponese ha investito poco più di 200 milioni di dollari. Saranno inizialmente assemblate solo le auto modello Camry, ma nel giro di due anni la capacità salirà a 50mila esemplari.

La struttura russa sarà in grado di ospitare successivamente fino a circa 300 mila veicoli l’anno. L’apertura della fabbrica giocherà un ruolo importante nella strategia espansionistica di Toyota che dal prossimo anno dovrebbe consolidarsi quale principale gruppo di auto mondiale e superare i 10 milioni di veicoli.

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