A dodici anni dalla morte di Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana di Roma, ieri si è tenuto in Campidoglio il tradizionale «pranzo degli ultimi»: nella sala della Protomoteca si sono seduti a tavola circa 150 assistiti dai 36 centri della Caritas romana più 90 operatori che vi lavorano. Con loro il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il direttore della Caritas Enrico Feroci, il vicesindaco Mauro Cutrufo, il principe Lillio Sforza Ruspoli, il sovrintende capitolino Umberto Broccoli e lassessore capitolino Sveva Belviso. Al tavolo di Alemanno si sono seduti i ragazzi dei centri di «pronta accoglienza per minori» del Comune di Roma e gestiti dalla Caritas, dove ci sono ragazzi afgani, bengalesi, marocchini e moldavi. «È un grande onore per noi essere qui ed esprimiamo tutta la nostra gratitudine. Il nostro rapporto con lamministrazione deve essere sinergico di impegno e di continuità», ha detto Feroci.
«Questo pranzo - ha detto Alemanno - non è per un giorno solo, un momento di immagine, ma un fatto concreto per dimostrare giorno per giorno di impegnarci, in base alle nostre possibilità, per tutti i cittadini. Nei tanti convegni che si svolgono in questa sala rimangono spesso soltanto parole, questo è un fatto vero, piccolo ma autentico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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