Scene da degrado di un campo rom. Sono fatti come quello accaduto laltra sera che scatenano reazioni dintolleranza contro i cosiddetti zingari, le loro condizioni di vita e il loro habitat. Stiamo parlando di quanto è successo nello stanziamento rom di via Chiaravalle. Dove una giovane donna incinta, appartenente al campo nomadi, si è sentita male e ha abortito spontaneamente, in circostanze igieniche e sanitarie oltre i limiti del sopportabile.
È accaduto intorno alle 20.30 di martedì. La donna, incinta di pochi mesi, si è assentata qualche minuto dal campo per appartarsi, quando ha avuto un malore: caduta a terra, ha abortito sola e in mezzo allerba. Quando la poveretta ha lanciato lallarme era ormai troppo tardi.
Secondo i medici del Naga (lassociazione volontaria di assistenza socio-sanitaria e per i diritti di stranieri e nomadi) che lhanno visitata ieri mattina, la giovane ha dichiarato di essere in cura da una settimana e di prendere dei medicinali per far fronte ai disturbi dei quali soffre. In particolare, nei giorni scorsi, la donna sarebbe rimasta vittima di unemorragia interna. Tuttavia i volontari hanno chiarito di non sapere assolutamente quale medico le avesse prescritto quei medicinali; la donna non è stata in grado di indicarlo.
«Escludiamo ogni tipo di dolo» dicono i carabinieri che indagano sul caso.
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