Come fa il Comune a tirarsi indietro sul problema del campo nomadi a Bolzaneto?
Mi chiedo da anni come nessuno si renda conto della situazione igienico sanitaria oltre che di decoro in cui versa la zona.
Vivono in roulotte o baracche però hanno tutti l'antenna parabolica.
Il torrente è sommerso dalla loro spazzatura riversata anche sulla strada e molte volte nella zona commerciale dove ha sede ad esempio Babyfarma.
Comune, Asl, nessuno fa nulla.
E hanno il coraggio di chiedere una casa?
Ma come, già tutti passano davanti in graduatoria i cittadini italiani, già il comune da come vicini a suoi cittadini degli zingari.
E ora dopo un incendio causato da irregolarità alla «luce» del sole, qualcuno ha il coraggio anche solo di scrivere di riportare che dei... nomadi... vorrebbero una casa??
So che a questo mondo, e specialmente in questa Italia tutto è possibile, ma certi discorsi sono veramente troppo.
Cominciamo a pensare per prima cosa ai cittadini italiani, mettiamo tutti in condizioni di vita adeguata e poi pensiamo ad accogliere altri popoli.
Ma i nomadi sono nomadi e non dovrebbero essere stanziali.
Mi fa ridere leggere che una donna che vive in baracca e si lamenta delle sue condizioni, abbia ancora il tempo di farsi la tinta ai capelli. Magari non si lava da giorni.
Mi sembra corretta la colonna titolata Tursi chiama in causa Maroni (anche se nello scritto non viene citato il Ministro) specie nelle misure che debbono venire applicate più rigidamente dalle autorità competenti. Scusandomi per lo sfogo, porgo cordiali saluti.
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