(...) Lo sgombero di san Dionigi risale al 5 settembre 2007: nel maggio successivo, ventinove dei romeni sgomberati si appellarono alla magistratura civile contestando latteggiamento discriminatorio del Comune. «In via San Dionigi - spiega De Corato - loggetto del provvedimento non erano certamente i rom, secondo alcuni discriminati per motivi etnici, bensì larea occupata. Mantenuta in condizioni di pericolo per la salute degli stessi nomadi e dei cittadini che vivono nelle vicinanze. Faccio notare poi che lo sgombero era stato chiesto anche dal consiglio comunale, con una motivazione votata a stragrande maggioranza».
Soddisfazione, dunque, dopo la sentenza per la quale lamministrazione ha sempre agito in difesa della sicurezza, dellinteresse pubblico e nel pieno rispetto della legalità. «Lo sgombero - aggiunge il vicesindaco - ha rispettato i criteri di logicità e ragionevolezza e non cè stato alcun collegamento al fattore della razza o dellorigine etnica. E la linea dazione adottata dal Comune a San Dionigi non ha differito da quella tenuta in tutti gli altri casi in cui si è agito nel rispetto della legalità e nella tutela della sicurezza. Dalla Bovisasca fino allultimo degli ottanta sgomberi realizzati negli ultimi venti mesi». Razzismo? «Abbiamo prima organizzato la collocazione e lassistenza dei rom nelle strutture comunali. E, solo successivamente, messo in atto lo sgombero. Nessuna discriminazione, dunque, ma solo la volontà di tutelare la salute di chi occupava quegli spazi insalubri e dei residenti».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.