Cancellato il murales di Dax Prc protesta

Il giorno prima, il ricordo. Il giorno dopo, pulizia e polemica. Il Comune cancella il murale sulla Darsena in ricordo di Davide Cesare detto Dax - il ragazzo del centro sociale «Orso» ucciso da un esponente di estrema destra, ricordato domenica con un corteo a cinque anni dalla morte - e la sinistra scatena la contestazione.
Il consigliere regionale del Prc Luciano Muhlbauer parla di «uno squallido atto» compiuto «nella giornata più sbagliata»: dopo l’anniversario della morte di Dax, e prima dei trent’anni dalla morte di Fausto e Iaio. «Sappiamo bene come la pensa il vicesindaco De Corato a proposito della memoria storica e tutti conoscono le sue crociate per riabilitare il fascismo storico, sradicare le lapidi in piazza Fontana e cancellare i murales di sinistra - insiste Muhlbauer -, ma quanto è accaduto oggi sa di eccesso e provocazione».
Accusa rispedita al mittente. «Avevamo detto che avremmo cancellato il murale - replica De Corato -, se si fa per uno, si fa per tutti». E poi, «dove mettiamo i murales per gli altri morti? Per il commissario Calabresi, per l’agente Custrà? Perché per Dax sì e per gli altri no?». «Per tutti abbiamo messo targhe - insiste -, steli, monumenti: tutti sono ricordati, non ci siamo dimenticati di nessuno».
Quindi, nessun passo indietro.

«La cancellazione era programmata per venerdì - aggiunge l’assessore comunale all’Arredo urbano, Maurizio Cadeo -. Il Comune non ammette murales non autorizzati in città e su questa linea proseguiamo». Con avviso ai naviganti. «Se rifanno il murale di Dax, noi lo ricancelliamo».

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