Cronache

È caos tariffe per treni e bus, Burlando non sa a chi dare soldi

È caos tariffe per treni e bus,  Burlando non sa a chi dare soldi

Tutto da rifare per quanto riguarda le agevolazioni ai pendolari liguri del treno: ieri la Regione ha deciso di non decidere. O meglio, ha deciso di «convocare un tavolo». Che a questo punto è anche peggio di non decidere. In ogni caso il presidente Claudio Burlando, dopo aver incontrato il direttore di Trenitalia Liguria Silvano Roggero assieme all’assessore ai Trasporti Enrico Vesco, ha promesso che entro questa settimana verrà bandita una tavolata istituzionale intorno alla quale dovrebbero sedersi - è sempre Burlando ad auspicarlo - i rappresentanti dei 235 Comuni e delle 4 Province liguri «per ascoltare le varie esigenze» e dire la parola definitiva sulla destinazione degli investimenti, almeno 900mila euro, per il trasporto ferroviario locale. La decisione - cioè, intendiamoci: la scelta di non decidere - scaturisce da un quadro definito dal governatore fosco e in ulteriore peggioramento, non solo per l’esigenza di accontentare i viaggiatori di Sarzana (30 pendolari) e Ventimiglia (una cinquantina) penalizzati dall’aumento degli abbonamenti per chi si muove su tratti superiori ai cento chilometri, ma anche per il rischio di suscitare la reazione di altre categorie di passeggeri: quelli che fanno la spola fra Genova e Milano e gli studenti che si muovono fra Deiva Marina e Chiavari.
Tutti a chiedere qualche sconto, insomma, «senza contare - lamenta Burlando - che da fine febbraio, in coincidenza con la scadenza della convenzione Amt-Trenitalia, sta per piovere un bel problema addosso ai cittadini genovesi, con la richiesta di portare il biglietto treno+bus a 1,7 euro e quello dell’abbonamento mensile a 45 euro (a fronte degli attuali 1,2 e 36)!». E senza contare, inoltre, l’agitazione dei comitati che rappresentano, a vario titolo, i pendolari. Burlando ne teme le reazioni: «Sono politicizzati, sono scocciato - sbotta -. Il problema nasce da un’azienda del governo che ha raddoppiato le tariffe, glielo ha detto Plinio a Matteoli, e glielo ha detto Saldo a Scajola? È una situazione inaudita, pensiamo ai pendolari e non alle elezioni». Qualcuno, però, intanto dovrebbe ricordarlo a Burlando (lui sì già impegnato da tempo in campagna elettorale) che un coordinamento di pendolari è guidato da Sonia Zarino, consigliere provinciale del Pd, mentre un altro, il comitato pendolari Liguria, capitanato da Carlo Palmieri è nato proprio per garantire la tutela pura e semplice dei viaggiatori e ha ricevuto l’investitura ufficiale anche da Furio Truzzi (Assoutenti), Gianni Candelli (Movimento difesa del cittadino) e Stefano Salvetti (presidente regionale Adiconsum).
In questo questo - è il ragionamento del capo della giunta di De Ferrari - «piuttosto che accontentare qualcuno, ma scontentare i più», meglio scaricarsi di qualunque responsabilità e far decidere in una bella assemblea plenaria. I soldi a disposizione sono: un milione e mezzo già a bilancio, con possibilità di crescita fino a 3 milioni con l’assestamento di bilancio, ma tolti i 600mila euro impiegati per il «Tutto treno Liguria». Dunque, restano da spendere almeno 900mila euro. La proposta del governatore è: «Accontentiamo le ali, Sarzana e Ventimiglia, purché non si alzi nessun altro a chiedere o protestare». Immediata la replica dei consiglieri regionali del Pdl Gianni Plinio e Gabriele Saldo: «Burlando non soltanto è stato costretto a sconfessare il proprio assessore Vesco ma, in un certo qual modo, lo ha anche commissariato. Dopo le nostre documentate denunce in aula, il governatore si è finalmente accorto che le stangate tariffarie rientravano tra le responsabilità non già del governo, bensì della giunta regionale che con Trenitalia sigla il Contratto di Servizio, e ha dichiarato di voler trovare una soluzione. Meglio tardi che mai: ora vigileremo affinché gli impegni verbali abbiano a tradursi in realtà. Guardiamo, infine, con soddisfazione - concludono i due esponenti del Pdl -, alla creazione di un grande Comitato unitario di pendolari che intende finalmente perseguire una politica di miglioramento del trasporto pubblico locale non già reggendo la coda a qualche "papavero politico" ma nell'esclusivo interesse degli utenti». Il riferimento è al nuovo Comitato (comitato.pendolariliguria@gmail.com) guidato da Palmieri e sostenuto da Truzzi, Candelli e Salvetti, che «in assoluta unitarietà d'intenti» hanno manifestato la volontà di dare vita a un unico organismo in grado di rappresentare concretamente a tutti i livelli i diritti dei pendolari liguri. Prendono posizione, infine, anche i rappresentanti dei pendolari Genova-Milano, che si dichiarano «stupiti e attoniti» e si domandano «perché mai viaggiare su IcPlus entro i confini regionali deve costare meno rispetto ai viaggi extraregione.

Non capiamo il senso delle affermazioni di Burlando e siamo pronti a ricorrere al Tar in caso fosse attuata una così evidente discriminazione tariffaria».

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