Capello e Giraudo «torchiati» a Roma sulla vicenda Gea

Roma. Due ore Capello, due ore e mezzo Giraudo: il tecnico e il dirigente sono stati «torchiati» ieri negli uffici della Procura della Repubblica di Roma, dove li attendevano i pubblici ministeri Luca Palamara e Cristina Palaia che indagano sulla Gea. I verbali sono stati segretati. A Capello i due pm hanno chiesto la conferma di dichiarazioni rilasciate nel 2002, quando allenava la Roma e denunciava lo strapotere della Gea, che aveva instaurato una sorta di monopolio controllando allenatori e giocatori.

Uscito Capello - ed erano circa le ore 17 - negli uffici della procura è entrato l’ex amministratore delegato della società torinese, Antonio Giraudo che, pur convocato come persona informata dei fatti, era assistito dall’avvocato Luigi Chiappero dal momento che, per vicende riguardanti comunque il mondo del calcio, è indagato dalla Procura di Napoli per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. A Giraudo sono state fatte domande sulla compravendita di Mutu, passato dal Chelsea alla Juve, e sulle mediazioni pagate ad Alessandro Moggi.

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