Roma

Capena, suggestioni medievali

Chi ha fretta di arrivare percorra l’autostrada del Sole fino all’uscita del casello Roma Nord; chi, invece, non vuole perdere le suggestioni della bellezza di un paesaggio straordinariamente accattivante nell’armonica successione di luoghi che sono rimasti praticamente intatti, allora imbocchi senza esitare l’antica, in questo tratto ancora ombreggiata, via Tiberina.
La storia
Perché soltanto così la vetusta Capena, che fino al 1933 era chiamata Leprignano, si propone come una scoperta improvvisa al centro di un paesaggio ricco di testimonianze storiche, culturali e archeologiche di inestimabile valenza. Il suo territorio, in effetti, s’è da sempre rivelato uno scrigno di memorie anche antichissime, se non remote.
Da vedere
La parte più interessante del paese è quella che meglio ha conservato la diretta discendenza dall’impianto urbanistico tipicamente medioevale con casette a schiera, archetti e strade molto strette, nella cui pavimentazione si notano ancora basoli e tratti di selciato. Sempre nel centro storico sviluppatosi attorno alla zona medievale, c’è il caratteristico quartiere rinascimentale. Il luogo, tuttavia, fu abitato solo quando fuori tiravano forti venti di pericolo. Non mancano alcune notevoli emergenze architettoniche: degno d’interesse, per esempio, è il Palazzo dei Monaci, costruito nell’alto Medioevo e modificato in epoca rinascimentale. Caratteristica è anche la Torre dell’Orologio che si affaccia sulla piazza principale di Capena.
La cucina e il vino
L’olio eccellente e l’ottimo vino locale sono gli ingredienti caratteristici di una cucina che si presenta sicuramente genuina e casereccia quasi alle porte di Roma.

Con un paniere che varia dalle inarrivabili «fettuccine allo stennerello», alle lumache (se è la stagione) al «guazzetto piccante» e saporosissimo; straordinarie «panzanelle» che aprono il pranzo destinato a chiudersi con un «dessert» che è sicuramente insolito: un bel tocco di formaggio pecorino ch’è un’altra rinomata specialità della gastronomia dei luoghi.

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