Roma

LA CAPITALE DEL GUSTO

I vini delle Grave a Roma.
Estate vuol dire vino bianco. E il consorzio tutela vini doc Friuli Grave cala i suoi assi a Roma, con una serie di degustazioni delle migliori etichette contraddistinte dal legame con un terroir particolare e vocatissimo, caratterizzato da un terreno sassoso e da un microclima unico. Iniziata con una cena presso il ristorante «Cacciani» di Frascati, dove si è celebrato l’insolito matrimonio tra vini friulani e cucina romana, e proseguita giovedì scorso con un’insolita doppia degustazione a brodo dei treni Roma-Milano e Milano-Roma, la manifestazione «I vini delle Grave a Roma» prosegue questa settimana con due degustazioni guidate in altrettante famose enoteche romane: domani alle ore 18,30 appuntamento da Lucantoni, in largo Vigna Stelluti, 33 (tel. 063293743). Mercoledì, sempre alle ore 18,30, sarà il turno del Centrovini Arcioni, in via Nemorense 57 (tel. e fax 0686206616). In ogni degustazione saranno presentate sei etichette della doc Friuli Grave: gli appuntamenti sono gratuiti ma a numero chiuso. Per prenotazioni chiamare lo 0657301575.
Se nel calice c’è la coop.
Degustazioni guidate e vini in promozione per le migliori etichette regionali Doc e Igt, prodotte da cooperative. A invitare al viaggio alla scoperta dei vini del Consorzio cantine sociali è, in collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, l’Arsial che fino al 15 luglio ospita nell’enoteca regionale Palatium, esperti che illustreranno i vini da monovitigno, i bianchi doc «storici» e i nuovi rossi del Lazio.
Una serata per l’Abruzzo.
Un territorio da riscoprire, una cucina da assaporare, un’agricoltura da valorizzare. Tutto questo è l’Abruzzo, a cui Confagricoltura ha dedicato giovedì sera nella sua prestigiosa sede di Palazzo della Valle l’iniziativa «Capolavori dell’agricoltura italiana», celebrando una tradizione culinaria forse poco nota al grande pubblico, ma capace di far convivere due anime gastronomiche differenti: il mare e la montagna. Quattro chef abruzzesi (i fratelli Valerio e Valentina Centofanti del ristorante Angolo d’Abruzzo di Carsoli, Carlo De Santis dell’Angolino da Filippo di San Vito Chietino e Giuseppe Tinari di Villa Maiella a Guardiagrele) attraverso le loro ricette hanno illustrano la ricchezza e la qualità del territorio della loro regione, in un excursus gastronomico che è andato dal guazzetto profumato allo zafferano dell’Aquila alle lasagnette verdi di baccalà su crema di ceci alla zuppa d’agnello, passando per i salumi e i formaggi e finendo con il «parrozzo» e i confetti.

Nell’occasione si è svolta anche una esposizione di prodotti tipici abruzzesi.

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