Capolavori senza tempo

I modelli della Maison sono i più quotati nelle aste di orologi d’epoca per la grande eleganza e la raffinatezza meccanica

A Baselworld 2008 Patek Philippe ha voluto ricordare che lo scettro di prima della classe, nonostante una concorrenza di livello tecnico straordinario, è ancora saldamente nelle sue mani. A cominciare dalla presentazione del nuovo scappamento Pulsomax®, impiegato, per il momento, solo sul ref. 5450 in platino (in edizione limitata a 300 esemplari), calendario annuale con fasi di luna e indicazione della riserva di carica. Fabbricato in Silinvar® (materiale ottenuto dall'ossidazione sotto vuoto mediante una modifica molecolare della superficie dei componenti in silicio puro, conferisce ad essi le proprietà essenziali per la regolarità di marcia dell'orologio meccanico, prima fra tutte la possibilità di compensare le variazioni termiche), il nuovo scappamento verrà gradatamente montato su diversi modelli della Maison ginevrina
Sul fronte delle novità vere e proprie, quest'anno il ruolo da protagonista lo ha giocato il modello Ora Universale, ref. 5131, in oro giallo. Il suo meccanismo è il collaudato calibro automatico 240 HU, capace d'isolare completamente il dispositivo dell'Ora Universale dai rotismi di base dell'orologio. L'indicazione permanente dei 24 fusi orari offre la possibilità di regolare il segnatempo su qualsiasi ora locale: l'ora locale indicata dalle lancette delle ore e dei minuti si riferisce al luogo che, sul disco delle città, si trova allineato con l'indice al 12; mediante la corona si effettua la rimessa all'ora locale, mentre, per passare da un fuso orario all'altro, è sufficiente una semplice pressione sul pulsante a ore 10. Per i palati più fini, comunque, c’è anche il quadrante in smalto cloisonné, riproducente un planisfero, ispirato dai celeberrimi modelli di Ora Universale Patek Philippe degli anni '40 e '50, che hanno raggiunto alle aste internazionali quotazioni eccezionali. Lo smalto cloisonné è una tecnica basata sull'impiego di fili d'oro divisori (i cloisons) che racchiudono le diverse zone da riempire con lo smalto.
Dall'allure dei colori a quella della sofisticazione tecnica: sul modello con ref. 5207 (cassa in platino) troviamo, infatti, il calendario perpetuo istantaneo, il Tourbillon e la ripetizione minuti. Sul quadrante si aprono finestrelle destinate al giorno, alla data, al mese, al ciclo degli anni bisestili e all'alternanza giorno/notte, nonché, al 6, all'interno dei piccoli secondi, le fasi lunari. Assai discreto nella sua configurazione, la ref. 5207 manifesta la sua unicità nella semplicità «gestionale» delle complicazioni. Il meccanismo del Calendario Perpetuo, infatti, assicura, alla mezzanotte, l'avanzamento simultaneo e istantaneo dei dischi che indicano il giorno, la data, il mese ed, eventualmente, l'anno bisestile. Facendo scorrere, poi, il cursore, sul lato opposto della corona si attiva la ripetizione minuti che batte le ore su un timbro grave, fa risuonare i quarti su due timbri, e infine rintocca su timbro acuto i minuti trascorsi dall'ultimo quarto: la sonorità e la risonanza dei timbri negli orologi Patek Philippe a ripetizione minuti sono considerate di una perfezione assoluta (testata personalmente dal Presidente della manifattura, Philippe Stern). Infine, come in tutti gli orologi da polso a tourbillon della Casa, la ref. 5207 viene fornita con un certificato cronometrico del C.O.S.C. Il modello si posiziona tra gli orologi da polso più complicati in assoluto e non sarà prodotto che in pochi esemplari all'anno.


E chiudiamo questo breve viaggio nel mondo di Patek Philippe, tornando al prodigio dello smalto cloisonné, applicato su di un set di quattro orologi Gondolo in platino, meccanici manuali, i cui quadranti sono stati artisticamente sviluppati sul tema delle "Tigri". Una meraviglia, però, destinata solo a 5 fortunati appassionati.

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