Carabinieri, la metà dei nuovi arruolati verrà in Lombardia

Carabinieri, la metà dei nuovi arruolati verrà in Lombardia

«I reati aumentano, è vero. E noi restiamo impegnati nel prevenirli. Per questo entro il 2012, suddiviso tra le 447 stazioni di tutta la regione Lombardia, verrà distribuito il 50 per cento del totale dei militari usciti dalle scuole italiane dell’Arma dei carabinieri».
Il segno «più» davanti alle cifre certo non può inorgoglire nessuno se quei numeri indicano l’incremento di rapine, furti, estorsioni e violenze sessuali nel raffronto tra il 2010 e l’anno che sta per concludersi. Così, l’arrivo di nuove leve contro il crimine non può che essere una boccata di ossigeno per la motivazione ma anche una vera e propria necessità se è vero - come ha spiegato ieri al comando provinciale di Milano il generale di divisione Marco Scursatone, dal 2008 comandante della Legione carabinieri Lombardia - che nella nostra regione l’Arma, nell’ultimo anno, ha realizzato 4.7 milioni di ore di servizi di prevenzione, arrestando 12mila persone e denunciandone a piede libero 45mila 500. Un lavoro imponente. Che, oltre agli uomini, richiederà un forte impiego di mezzi. «Tra gennaio e febbraio, infatti, sempre in Lombardia, i carabinieri aspettano un numero cospicuo di nuove vetture e moto di servizio che si aggiungeranno ai 2mila600 mezzi che già circolano sul nostro territorio» ha dichiarato il generale.
Reati in aumento nel 2011 in Lombardia, quindi. L’analisi dei carabinieri, che registra per questa voce un + 6.5 per cento, è uno specchio fedele della realtà visto che l’Arma procede per il 72 per dei reati commessi in tutta la regione. Negli ultimi 12 mesi salgono i furti (+11.55 per cento) e le rapine (+37.71 per cento), ma va detto che, per questo due reati, l’Arma registra anche un netto aumento di casi risolti.
Le cause dell’aumento dei reati cosiddetti predatori secondo i carabinieri è da imputare alla crisi economica (un particolare accenno è stato fatto ai furti di generi alimentari nei supermercati) ma anche alla disapplicazione da parte della Corte di giustizia europea della norma che prevedeva l’arresto per gli immigrati extracomunitari irregolari che non si attenevano all’ordine di allontanamento dall’Italia.

I reati commessi dai clandestini in Lombardia rappresentano infatti ben il 30 per cento del totale. «E addirittura il 38 per cento tra Milano e provincia» come ha precisato il neo comandante provinciale Salvatore Luongo.

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