Di sentire le ragioni dellamministrazione regionale non ne vogliono sapere. Invocano «fatti». O per meglio dire «soldi». Da troppo tempo, lamentano, mancano allappello gli stipendi che spettano loro. Per questo gli operatori della clinica San Francesco Caracciolo hanno deciso di lanciare loffensiva e hanno messo in scena una formale protesta. Affiancati nella rivendicazione dai familiari degli ospiti della struttura di viale Tirreno, hanno tappezzato ledificio di striscioni che riassumono il senso del malcontento: «La Regione non paga», «Marrazzo, Battaglia, Saponetti, Pompili, non siamo pupazzi pei vostri fili», «I politici pappano, i malati muoiono di fame», «Non diamo tangenti, non siamo delinquenti», recitano quelli più visibili.
E a nulla è valso il tentativo di conciliazione messo in atto ieri dallassessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia che ha incontrato i manifestanti direttamente in clinica. Le sue spiegazioni non li hanno fatti smuovere: la protesta, hanno detto compatti, andrà avanti finché la situazione non si sarà sbloccata e finché non avranno in tasca le mensilità che aspettano.
Il «blitz» domenicale in clinica dellassessore è stato fermato nellatrio della struttura. Assente il titolare della clinica, che Battaglia ha chiesto più volte di contattare, sono stati i rappresentanti di operatori e familiari a farsi portavoce dei propri interessi. Il muro contro muro è andato avanti per quasi unora. Diniego assoluto alla richiesta di Battaglia di smantellare gli striscioni. Tanto che, prima di lasciare la clinica, lassessore ha ribadito con insistenza lintenzione di incontrare oggi di prima mattina il titolare della clinica per capire i reali motivi del disagio.
Battaglia dopo lincontro ha voluto discolpare totalmente lamministrazione regionale da quello che si presenta come un vero e proprio pasticcio. «Non cè nessuna ragione - ha spiegato lassessore - per la quale il titolare della clinica fomenti operatori e ospiti contro Regione e Asl per la mancata assegnazione degli stipendi. È inaccettabile che si getti fango su istituzioni che si comportano con regolarità e trasparenza». Battaglia ha anche spiegato che «da quando il 16 agosto si è insediato il nuovo direttore generale dell'Asl Rm A sono state pagate regolarmente tre mensilità. In più il titolare della clinica ha già a disposizione un mandato da 500mila euro e altri due arriveranno entro dicembre». Tutti motivi per i quali la Regione «si sente in regola». Per questo, ha sottolineato Battaglia, «per domani mattina (stamattina, ndr) alle 8.30 ho convocato il responsabile della Caracciolo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.