Il cardinale: «Inopportuno aprire i negozi la domenica»

L’amore e il matrimonio. La carità. Il buon governo e l’impegno per una società giusta e legale. La difesa della domenica dall’apertura totale e indiscriminata di tutti i negozi. Spazia su questi temi il cardinale Angelo Scola nella sua Lecco, durante l’omelia domenicale nella chiesa di San Giuseppe al Caleotto. «È triste vedere quanta confusione sui fondamentali circola talora anche nelle nostre comunità» dice l’arcivescovo.
La confusione che colpisce anche i cristiani riguarda «l’amore, l’adeguato senso della giustizia, il valore profondo di condividere il bisogno di tutti a partire dai più miseri, l’impegno e la necessità di costruire una società giusta, legale, realistica». Invita a non contrapporsi, anche se spesso accade il contrario: «Il rapporto con Gesù è più potente di ogni divisione, conflitto e opinione politica culturale e pastorale».
Torna a parlare della liberalizzazione dell’orario dei negozi: «Non ci sembra opportuno aprire tutti gli esercizi e i negozi la domenica in modo indiscriminato». Ancora: «Prima di sacrificare il riposo domenicale bisogna riflettere bene», perché la concezione della domenica «scaturisce dall’esperienza di tanti secoli non a caso».

E «l’intelligenza dell’esperienza» è «potente» perché «contrappone i fatti». Come il cieco di cui parla il Vangelo di ieri. A tanti dubbi e parole sulla sua guarigione miracolosa ribatte con la concretezza della realtà: «Prima non ci vedevo e ora ci vedo».

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