Il borgo sbircia la Hollywood del Lario dallaltra sponda. E Careno, per dirla tutta, non è nemmeno su «quel ramo del lago di Como» che piaceva al Manzoni. Bensì sullaltro. Laglio e Cernobbio? Eccoli là, a pochi colpi di remo; ma lontani anni luce sono clamori, periscopi e binocoli intenti a registrare cambiamenti nelle presenze in casa Clooney.
Sul ramo occidentale del Lario, sponda interna che da Como corre tortuosa a Bellagio, un grappolo di case in pietra se ne sta fermo, a dominare mode e tempo. Le prime sono arrivate senza modificare lessenza di questa frazione di Nesso, un tempo tenace comune «verticale», appeso alla riva. Il tempo, invece, si è fermato sui 300 gradini che di questo borgo sono il boulevard, per accarezzare, prima la parrocchiale dellAssunta con affreschi seicenteschi e poi la romanica San Martino, mini chiesa a pochi posti e tanti record, fra cui quello del campanile più antico del lago e un portico a bifore con romantica veduta del lago.
Per tutto settembre continua la festa dedicata a uno dei più graditi ospiti: il missoltino, pesce essiccato e abbronzato al sole del lago. Questanno viene da Nord, perché il vento e la corrente hanno voluto così. Ai palati più fini basta cercare la bandiera in seta che fa da insegna alla Trattoria del Porto, 031.910195, feudo felice della famiglia Zambra: Antonio, Loredana e Riccardo sono qui da ventanni. Pochi tavoli sotto un bersot sul lago, il fruscio ferroso del molo e il profumo che arriva dalla cucina: patè di cavedano, trancio di lavarello in carpione, missultit con polenta e, vera star del menù, riso e persico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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