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La carica dei nuovi giochi, eredi elettronici del sudoku

L’industria del divertimento punta su cruciverba e puzzle, purché interattivi e on line. Torna il cubo di Rubik. Con la nuova generazione di Barbie e Tamagotchi

La carica dei nuovi giochi, eredi elettronici del sudoku

Il 2007 sarà l’anno dei giochi dedicati al cervello, quelli che potenziano l’intelligenza, migliorano le capacità di apprendimento e fanno invecchiare più lentamente e, come ormai accade da molti anni, vedrà di nuovo il trionfo della tecnologia, in quelli che ormai vengono chiamati «techcessories». Anche se non mancheranno gli abiti che trasformano ogni bambina dai tre agli otto anni in tutto quello che ha sempre desiderato essere, dalla ballerina alla diva del cinema, impazzeranno i robot volanti, un nuovo tamagotchi rivoluzionerà le vite dei bambini, andranno a ruba le bambole delle «Casalinghe disperate» e ci sarà una riscoperta dei classici dinosauri.
A decretarlo ufficialmente è stata la più grande fiera internazionale del giocattolo del mondo occidentale, roba da far impallidire Babbo Natale, la Befana e i migliori compleanni della nostra infanzia e adolescenza: si chiama American International Toy Fair e si è tenuta a New York tra l’11 e il 14 febbraio.
In 1500 tra produttori, distributori, importatori e agenti mondiali di giocattoli provenienti da 30 diversi Paesi del mondo - tra cui i big multinazionali come Mattel e Fisher Price, Lego, Bandai (l’inventrice del tamagochi) - hanno messo in mostra il proprio circo dei divertimenti che, come sappiamo, sempre più intrattiene, oltre ai piccoli soprattutto i grandi. Le tendenze dei nuovi giochi presentati alla fiera sono in sostanza tre: «La vita dopo il Sudoku», ovvero la nuova generazione di puzzle, giochi elettronici, plug and play, Dvd, e rompicapo prescolari per la cosiddetta ginnastica mentale, compreso un rilancio del cubo di Rubik; i «techcessories», cioè gli accessori trendy come iPod e altri lettori Mp3 e i lori gadget animati, che hanno incrementato le vendite a ritmi stellari nel 2006, occupando la più grossa fetta di mercato nelle spese degli adolescenti e infine i giochi multipiattaforma, ovvero quelli che possono essere utilizzati su tv, computer, cellulari, video dell’iPod, e che si possono aggiornare via internet.
Inoltre è previsto un grande incremento nelle vendite di nuovi giochi per bambini da 0 a 5 anni, la generazione dei nipotini dei cosiddetti baby-boomers, nonni che hanno molti soldi da spendere e non vogliono perdere affetto e potenzialità di sviluppo dei loro posteri. A dimostrarlo, tra gli altri, il nuovo Peapod Mp3, ovvero il primo lettore di musica digitale pensato per piccolissimi a partire da un anno di età: morbidissimo, funziona senza cuffie, può contenere due ore di musica, ha un’interfaccia a prova di comprensione dell’infante e un volume che può esser controllato dai genitori, oltre naturalmente a un software per collegarlo al pc e scaricare musica dalla rete.
Anche per gli intramontabili ci sono novità: la nuova Barbie «cool» che si muove in sincrono con la musica del lettore iPod, «parla» al cellulare e funge da controllo interattivo per un gioco in Dvd; il Tamagotchi V4, che segna la «crescita» del cucciolo virtuale: i ragazzi potranno sceglierne scuola, carriera (designer di moda, rockstar, fiorista o medico) e stile di vita, accumuleranno punti in base alle abilità intellettive, alla bellezza e al successo dell’animale elettronico e grazie al Gotchi Post, riceveranno email su come accudirlo al meglio; il Little Mommy, il «cicciobello» Fisher Price, si trasforma in una vera bambola interattiva, che può essere nutrita, risponde quando la si chiama, chiede orsetto e biberon e si avvolge nelle coperte al momento della buonanotte; e infine i nuovi temi dei mattoncini Lego: le superaccessoriate stazioni dei pompieri, un vero porto per l'attracco delle merci e il riciclaggio dei materiali e gli Aqua Raiders, con cacciatori di tesori subacquei e animali mobili come squalo tigre e aragoste giganti.
Secondo il New York Times, tuttavia, il vero botto sarà costituito da una nuova generazione di giocattoli volanti, il più stupefacente dei quali, il Flytech Dragonfly dell'azienda di robotica e giochi WowWee, si ispira ai disegni di Leonardo Da Vinci, come confessa il suo inventore, il ventiduenne ingegnere aerospaziale Sean Frawley. Si tratta di una specie di insettone che alla modica cifra, pare, di 50 dollari, offrirà a grandi e piccini emozionanti voli radiocontrollati. Ma il Dragonfly non si muoverà da solo: sono in arrivo l'elicottero Micro Mosquito (prezzo previsto 70$) della canadese Interactive Toy Concepts, la tre-ruote Terrainiac (80$) della Mattel, un veicolo che si radioguida «veloce come una sfera» e potrà rotolare su tutte le superfici oltre a torcersi e sfidare l'acqua.

Secondo i produttori, queste nuove «macchine» sono una vera rivoluzione, che tenta di trasportare su un terreno 3d la passione dei ragazzini per i videogiochi.

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