Caricamento Presidio anti abusivi? Inutile

Caricamento Presidio anti abusivi? Inutile

Mancava soltanto la guardia reale a cavallo a rimpolpare l'esercito di forze dell'ordine schierate da Tursi e dalla Questura contro il commercio abusivo da strada a Genova. Un dispiegamento pressoché inutile: due ore di presidio e poi, appena girato l'angolo, gli abusivi erano di nuovo li, con i loro lenzuoli spiegati e il loro mercatino intatto tra le macchine di via Turati. Doveva essere una task force di proporzioni bibliche con un presidio permanente di uomini delle forze dell'ordine, rinforzato nel fine settimana, per debellare una volta per tutte i mercatini a cielo aperto che proliferano tra l'Acquario e via Turati, in quello che ormai è diventato un vero e proprio Suq abusivo. E invece è finita con un buco nell'acqua. Il giro di vite sul bazar abusivo, annunciato dal Comune di Genova dopo le lamentele di turisti e cittadini sullo stato in cui versa la zona del Porto Antico, non è durato che qualche ora.
C'è da dire che i presupposti questa volta c'erano tutti. Le forze di polizia schierate erano imponenti e, in effetti, davanti all'Acquario per qualche ora non si è vista neanche l'ombra di una falsa griffe, né in forma di borsetta né di occhiale da sole. Peccato che non si possa dire altrettanto di via Turati, fallimento quasi certamente dovuto ad un problema di tempistiche. Sì perché qui il mercatino va in scena tutti i giorni tra le 12 e le 14 mentre le forze dell'ordine si sono viste solo intorno alle 11. Lo conoscono tutti «l'orario di mercato» qui tranne la polizia e i commercianti che lamentano una situazione ai limiti dell'invivibilità.
«Sono sbagliati gli orari dei controlli - dice scoraggiato uno di loro - manca la volontà di risolvere i problemi sul serio, intanto i nostri clienti vengono in negozio sempre meno perché hanno paura». Qualche volta chi va a recuperare l'auto tra i banchi improvvisati del Suq genovese viene anche minacciato. «O paghi 5 euro oppure non ti lasciamo uscire con la macchina», ti dicono. Praticamente il mercatino in mezzo alle macchine non può essere sgomberato, non ci sono santi.

E non si può documentare nemmeno la situazione tanto che, la voce narrante, azzardandosi a fare un paio di foto ricordo degli abusivi, ha ricevuto minacce. Tanto vale dirlo e ci adattiamo tutti. Magari parcheggiamo direttamente da un'altra parte.

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