Carico e scarico, il Tar accoglie il ricorso dell'Unione del commercio

Stop alla delibera del Comune che dal primo gennaio avrebbe vietato l’accesso nell’area Ecopass a tutti i veicoli commerciali al di fuori della finestra oraria 10-14. Pdl e Lega: ora la giunta ritiri la delibera, va modificata

I giudici della IV sezione del Tar della Lombardia hanno accolto la richiesta di sospensiva, presentata dall’Unione del Commercio, contro la delibera del Comune di Milano che dal primo gennaio del 2010 avrebbe vietato l’accesso nell’area Ecopass a tutti i veicoli commerciali al di fuori della finestra oraria 10-14. In virtù dell’ordinanza di sospensiva, la nuova disciplina sul carico e scarico delle merci non potrà quindi entrare in vigore.

I giudici hanno perciò, in prima battuta, ritenuto di dover approfondire le motivazioni del ricorso dell’Unione del Commercio di Milano (e di operatori ad essa associati), di Confartigianato Apa Milano Monza e Brianza, di Apam (artigiani), di Fai Milano (autotrasportatori), di Alsea (spedizionieri) e dell’Unione Artigiani (le associazioni firmatarie del ricorso al Tar hanno inoltre elaborato un documento congiunto condiviso anche da Federdistribuzione e Cdo Milano nel quale si evidenziano tutte le criticità che, con questo divieto, si sarebbero create: con pesantissimi riflessi sul sistema economico milanese e sui servizi per i cittadini). L’udienza sul merito della delibera comunale è stata fissata dal Tar il 23 febbraio.

È bastato il pronunciamento del Tar, per spingere Pdl e Lega Nord a chiedere alla Giunta Moratti di ritirare la delibera voluta dall’ex assessore alla Mobilità Edoardo Croci. Il gruppo del Pdl ha già elaborato una mozione che sollecita lo stralcio del provvedimento e un incontro urgente con il vicesindaco Riccardo De Corato, nuovo responsabile del Traffico. «La città di Milano vive sempre in un equilibrio precario - ha affermato il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera - che non può essere affrontato a colpi di divieti. La sospensione del Tar arriva in un momento opportuno: si riapra il dialogo tra Comune e Unione del Commercio per individuare una soluzione che coniughi la necessità di ridurre i mezzi commerciali in centro con le legittime esigenze delle attività commerciali». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo del Carroccio, Matteo Salvini: «Il sindaco e l’attuale assessore al Traffico - ha affermato - ritirino una delibera che di fatto impedisce a oltre 10 mila persone di lavorare. La capitale economica d’Italia non può avere solo quattro ore per il carico e scarico delle merci in centro».

Anche un difensore del provvedimento come il Verde Enrico Fedrighini, dopo il pronunciamento del Tar, ha riconosciuto la necessità di modificare il provvedimento, ma a precise condizioni.

«Milano non può rimanere una giungla per quel che riguarda il trasporto delle merci in centro - ha commentato - mi auguro che le modifiche al provvedimento tengano fermo il principio che i controlli siano effettuati con le telecamere, perchè quello elettronico è l’unico sistema efficace per garantire il rispetto di regole finora disattese». 

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