Carmelo: «Quando qui c’è troppa gente mi sposto»

I volontari della Fondazione Fratelli di San Francesco sono appena passati in Galleria De Cristoforis per dare un bicchiere di tè bollente ai barboni che dormono qui sotto i portici. Carmelo viene dalla Calabria, ha perso il lavoro e a Milano è rimasto senza parenti. Si tira su dal suo giaciglio, apre uno spiraglio del sacco a pelo e comincia a raccontare. Non sa che negli ultimi giorni altri clochard sono morti per il freddo e appena sente parlare di dormitori, si scalda. «Non mi piacciono proprio - spiega -. Sono brutti. Io sono andato in quello di viale Ortles, ma me ne sono dovuto andare via perché sono centri di malavita». Secondo lui, là dentro ci va «gente di galera», come l’ha soprannominata Carmelo. Sistema la lampo delle sue coperte, dietro la schiena ci sono gli abiti per domani mattina. Un cartone sotto il corpo per fare uno strato dal marmo gelido del pavimento e qualche indumento come cuscino. «Ogni tanto mi sposto, quando è festa qui non si può stare. C’è sempre troppa gente» continua a raccontare. Il caposquadra della Fondazione Fratelli di San Francesco si allontana un momento.

Un altro ragazzo è andato a prendere un sacco a pelo nuovo di zecca per Carmelo. Tornano da lui e glielo danno. Non gli manca nulla per stanotte, il freddo si può dimenticare almeno per qualche ora. «Grazie, con questo andrà meglio», dice Carmelo.

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