Invito Vittorio Sgarbi a mettere in pratica la sua minaccia: sostuisca la merda dartista di Piero Manzoni con la sua merda di critico, come ha provocatoriamente dichiarato al Corriere della Sera. Lo faccia, varchi lultima soglia dello sfregio artistico. Raccolga lescremento, lo pesi attentamente. Ne faccia novanta confezioni esattamente di trenta grammi, come loriginale, «prodotto, inscatolato e conservato al naturale». Lo metta in vendita e vediamo cosa succede. Potrebbe essere linizio di una nuova era della critica darte. Per uno che ha posato nudo sulla copertina dellEspresso per sbeffeggiare una pubblicità di Benetton, la produzione di qualche vasetto di pupù è un gioco da ragazzi.
Non sto scherzando. Se autorevoli giornali come lHerald Tribune e Le Monde hanno ospitato in prima pagina il dibattito sulle martellate alla Fontaine di Duchamp («Se un orinatoio è arte, anche prenderlo a martellate è un fatto artistico?»), è giusto dibattere anche sulla cacca e sullo sfregio alla sacralità del carissimo vasetto, che allultima asta di Sothebys a Milano nello scorso novembre ha toccato la cifra record di 110mila euro.
Lesperimento si prospetta estremamente interessante sotto vari punti di vista. Qualche tempo fa, Francesco Bonami, critico darte, curatore di mostre e nemico giurato di Vittorio Sgarbi, in un intervento su Vanity Fair ha spiegato ai petulanti denigratori dellarte contemporanea che dicono «Ma è arte questa? Potevo farlo anche io», che in verità loro non potrebbero farlo. Che anzi, oggi non è più importante saper fare una cosa, o saper fare una cosa irriproducibile, ma pensare e soprattutto avere unidea prima degli altri. Dallorinatoio di Duchamp, che nel lontano 1917 è stato il padre di tutte le provocazioni, ai tagli delle tele di Fontana, ai vasetti di «merda dartista» di Piero Manzoni, limportante non è saperlo fare, perché tutti saremmo «tecnicamente» in grado di farlo. Limportante è il gesto. È andare controcorrente per far riflettere. Quindi, cari saccenti che pensate di poterlo fare anche voi, vi sbagliate di grosso. Provate a farlo e vedrete che la vostra pupù non vale un euro.
Linvito a Sgarbi diventa quindi doppiamente succoso: vuole sbugiardare il suo rivale Bonami? Inscatoli la sua merda di critico darte e dimostri al mondo che, se non tutti, almeno lui può farlo.
caterina.soffici@ilgiornale.it
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