Milano - L’inflazione a luglio è salita al 4,1%, dal 3,8% di giugno, raggiungendo il massimo dal giugno 1996. Lo comunica l’Istat, confermando la stima preliminare. Su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,5%.
Ai massimi dal 1996 L’Istat conferma, a luglio l’inflazione è volata al 4,1% dal 3,8% di giugno, raggiungendo il massimo dal giugno del 1996. Rispetto al mese precedente l’aumento è stato dello 0,5%; l’inflazione di fondo si porta al 2,8%, mentre l’inflazione al netto dei prodotti energetici è pari al 3%. Dall’analisi dei settori gli aumenti congiunturali più significativi si sono rilevati nel settore delle bevande alcoliche e dei tabacchi (+2%), delle abitazioni, acqua ed elettricità (+1,5%), trasporti (+0,9%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono verificati nel comparto abitazione, acqua ed elettricità (+8,6%), nei trasporti (+7,1%), nei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+6,3%). In negativo solo il settore comunicazioni, dove la flessione è stata del 3,2% su base annua, e dello 0,7% su base mensile.
Spesa da record La spesa di tutti i giorni, ovvero i prezzi dei prodotti acquistati frequentemente, vola a luglio. L’inflazione per questi prodotti è infatti salita al 6,1%, molto più alta del tasso medio confermato al 4,1%.
Lo rende noto l’Istat, fornendo il dato relativo ai prodotti acquistati con maggiore frequenza, che nel mese scorso sono aumentati dello 0,4% rispetto a giugno (essenzialmente per i rincari dei prodotti alimentari e dei carburanti) e del 6,1% in un anno (in accelerazione rispetto a giugno, quando era risultata pari al 5,8%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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