Cartoline da un mondo «perduto»

Alla galleria «VM21» in mostra i lavori di Nanni Balestrini dedicati al paesaggio italiano

Sabrina Vedovotto

Riapre i battenti la galleria VM21, ormai al suo secondo anno di programmazione. Rispetto alla programmazione precedente, i due galleristi, Micol Veller e Maurizio Minuti hanno deciso di cominciare con una collettiva a due, anzi meglio con una doppia personale.
Una doppia personale perché gli artisti protagonisti della mostra, Nanni Balestrini e il duo «goldiechiari» poco hanno in comune. Elemento che non inficia nel giudizio sulla mostra, ma che semplicemente ne racconta i fatti.
Certamente in questo caso si voleva sottolineare non tanto un dialogo tra gli artisti, quanto piuttosto una maniera velata ma presente, di raccontare sensazioni, disagi, in maniera diversa, anche in virtù di una collocazione generazionale assolutamente divergente.
Le giovani e brave artiste «goldiechiari» hanno realizzato delle immagini fotografiche ed un video, di uno spessore piuttosto interessante. Le immagini fotografiche sembrano ispirate alle famose «Ninfee», laddove però al posto dei fiori troviamo buste di plastica dai colori sgargianti in maniera innaturale. Non una vena polemica in questo lavoro, il cui tema ricorre anche nel video, dove invece si vede uno scorcio del fiume Tevere nel quale l’acqua va prepotentemente ad immettersi in un budello e dove quindi tutte le scorie (bottiglie di acqua, di vino, di birra, contenitori di detersivi) convergono. Le artiste narrano semplicemente ciò che avviene, senza indugiare sull’elemento di disagio, ma piuttosto restituendo un senso di bellezza anche lì dove non c’è. Tentando di riportare sullo stesso piano naturale e artificiale, o quantomeno cercando di indurre gli spettatori ad una riflessione di questo tipo.
Diverso il lavoro di Nanni Balestrini invece, più noto come poeta, scrittore, che qui troviamo presente con una vena assolutamente polemica. Stiamo assistendo alla messa in liquidazione del patrimonio naturale e artistico di un paese che patisce uno sfacelo non solo economica ma morale e culturale.
È da questo suo assunto che parte l’idea della sua mostra. Una serie di collages di carte geografiche riconducono la visione a mappe risibili, ma allo stesso tempo drammatiche del nostro paese. Una nuova identità dell’Italia, che viene raccontata come quasi persa in nuove identificazioni geografiche. Certamente l’artista con questo lavoro ha voluto criticare il senso civico e politico di ognuno di noi, intendendo per civico la civis latina e per politico la polis greca.


Un bisogno quindi di sottolineare luoghi e spazi ormai talmente tanto lacerati dalle mani dell’uomo, tanto da sembrare quasi irriconoscibili.
V.M.21 arte contemporanea. Nanni Balestrini e «goldiechiari». Fino al 29 ottobre. Via della vetrina 21. Tel. 06-68891365. Lunedì - venerdì 11-19.30; sabato 16.30-19.30.

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