«Una casa per le carcerate con figli»

Quello appena trascorso sarà l’ultimo Natale che i sette bambini dai cinque mesi a tre anni passeranno nel carcere di San Vittore insieme alle loro mamme detenute. Lo ha promesso il presidente della Provincia, Filippo Penati, l’altro giorno al suo ingresso nella casa di pena. La Provincia ha messo a disposizione una villetta di sua proprietà, dove sarà realizzata una casa di pena a custodia attenuata in collaborazione con l’amministrazione penitenziaria e con la magistratura di sorveglianza. Lì le madri, che per legge hanno diritto a un diverso regime carcerario, potranno proseguire a scontare la pena senza svilire lo sviluppo armonico del bambino.
In tutta Italia i bambini detenuti fino ai tre anni sono sessanta. Si tratta dell’attuazione di un vecchio progetto che porta la firma del presidente della Regione Roberto Formigoni e dell’allora ministro della Giustizia Oliviero Diliberto e che stava per essere realizzato quattro anni fa dal Comune. La nuova giunta Albertini quattro anni fa ritirò l’ordinanza e non se ne fece più nulla. Sui tempi di realizzazione del progetto, il presidente della Provincia è ottimista: «Un mese e mezzo o due - ha detto - per porre termine alla situazione disumana di quei piccoli. Credo sia il primo esperimento in Italia, che dà alle detenute la possibilità di scontare la pena in condizioni vivibili per i loro figli».
«Personalmente sono favorevole all’amnistia - ha detto poi Penati -.

Risolverebbe il problema del sovraffollamento delle carceri. E poi sarebbe un atto di responsabilità da parte delle istituzioni nei confronti di coloro che hanno dimostrato di esserne degni durante il percorso della detenzione».

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