A Casa Letizia Il senatore Quagliariello «Sbagliato sconfinare verso uno Stato etico»

Presso «Casa di Letizia Moratti» si è inaugurato il ciclo «Incontri con l'autore». In una sala gremita, erano presenti centocinquanta persone, ha aperto i lavori Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario del Pdl in Senato. «La persona, il popolo e la libertà» (ed. Cantagalli), ultimo libro del senatore, affronta il tema politico rapportato alla Chiesa: Quagliariello auspica che la tradizione cristiana possa tornare al centro del dibattito politico superando l'idea anacronistica di un nuovo partito di cattolici ma anche gli steccati che hanno sin qui diviso in politica chi crede da chi non crede.
Al dibattito di lunedì, moderato dal direttore de «Il Giorno», Giovanni Morandi, ha partecipato il professor Aldo Schiavone, direttore dell'Istituto italiano di Scienze Umane. Schiavone ha invece sostenuto le difficoltà che la Chiesa rappresenta nella politica del nostro Paese, sottolineando come un dialogo tra Chiesa e politica senza sopraffazioni sia un'utopia.
Quagliariello si è poi soffermato sul rapporto tra cultura e integrazione, sulla questione antropologica e sui doveri di educazione verso i giovani. In particolare ha poi commentato il testamento biologico.

«Da liberale, ho sempre ritenuto che la legge non dovrebbe entrare in sfere così intime come il confine tra la vita e la morte, per non incorrere nel rischio di uno sconfinamento verso l'instaurazione di uno Stato etico che imponga ai cittadini cosa sia giusto fare e cosa sia giusto non fare. Per questo, ad esempio, ho sempre guardato con sfavore all'ipotesi che si potesse legiferare sul testamento biologico».

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