Da casa Merini ai Baci Perugina in Galleria: la campagna elettorale scalda Palazzo Marino

La giunta Moratti ha perso l’aplomb. Dopo 4 anni e mezzo di sedute sobrie, da cui gli assessori uscivano con l’aria annoiata perché i temi caldi e la politica non erano all’ordine del giorno, il clima da campagna elettorale le ha rese subito più scoppiettanti. Ieri sono volati gli stracci persino sulla festa degli innamorati. Niente «Baci Perugina» in Galleria, la giunta ha negato il patrocinio ad un evento che il marchio ha organizzato a Roma e Napoli. Per tre giorni installerà un mega-cioccolatino su cui le coppie lasceranno messaggi d’amore. Per il Salotto, la Nestlè aveva già autorizzazioni e ok della Sovrintendenza, ma è stato tutto annullato dopo la polemica sollevata in giunta dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna: «Avevamo deciso per la Galleria solo iniziative culturali e di qualità - ha ribadito al sindaco -. E credo che in campagna elettorale dobbiamo tutti stare attenti a non dare l’impressione che facciamo operazioni implicite di autofinanziamento». Insinuazione rivolta all’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi che firmava la delibera e guiderà la lista di sostegno al sindaco. Pronta la replica di Terzi: «Ricordo a Landi che comportarsi correttamente è una preoccupazione che ci si deve porre durante tutto il mandato. Il tempo dirà che Nestlè non ha nulla a che fare con la mia campagna, ma soprattutto il clima da campagna elettorale non dovrebbe investire gli atti di governo della città». Sul caso taglia corto il sindaco, «la delibera è stata ritirata perchè non ci davano sufficienti introiti». Piccata la reazione dell’azienda, «stupita per la decisione nella città dell’Expo mentre altre avrebbero dato volentieri il consenso». L’evento trasloca alla Galleria della stazione Centrale.
Non sfugge che nel mirino di Landi (che si è proposto di guidare una lista per il sindaco improntata sui temi della salute e dell’ambiente) oltre a Terzi sia finita la collega Mariolina Moioli, che correrà in squadra con Terzi. A lei l’assessore ex Fli ha contestato un finanziamento da 4 milioni per voucher a favore degli anziani e un progetto per l’inclusione dei carcerati. Pesante polemica infine sulla creazione di una Casa della poesia intitolata ad Alda Merini nell’ex tabaccheria di via Magolfa. Prima della giunta «match» davanti al sindaco tra l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory e allo Sport Alan Rizzi. La mediazione è stata di aprire un atelier per i giovani poeti. Ma l’insistenza di Finazzer per un luogo alla Merini ha sacrificato il progetto alternativo in quella sede proposto dalla Moioli, un centro per disabili.

Informato in giunta a cose fatte l’altro assessore coinvolto Carlo Masseroli, che ha guidato la rivolta dei colleghi anti-Finazzer: «I turisti verranno a Milano per il Museo del ’900 e per vedere la poltrona della Merini» ironizza. E il leghista Alessandro Morelli avverte: «Campagna elettorale e personalismi non intacchino i progetti per la città».

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