La vicenda della casa di Filippo Patroni Griffi, venduta a un prezzo irrisorio, adesso finisce in procura. Come anticipiato dal quotidiano il Messaggero, al momento ci sono solo alcuni articoli di stampa all’interno del fascicolo aperto dalla procura di Roma sull’appartamento a due passi dal Colosseo acquistato dal ministro della Funzione Pubblica per 170mila euro.
Il procedimento, avviato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, è stato rubricato come "atti relativi", cioè senza indagati e senza ipotesi di reato. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Compito degli investigatori sarà quello di ricostruire tutta la vicenda che risale alla fine degli anni Ottanta, quando Patroni Griffi, allora componente del Consiglio di Stato che qualificò lo stabile come immobile "non di pregio", agevolandone così l’affare, ottenne l’affitto di un appartamento in via Monte Oppio.
Dal canto suo, il ministro Griffi ha sempre ribadito la sua innocenza e rigettato con forza l'ipotesi di rassegnare le dimissioni. Ieri, Griffi dichiarava che "non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di dimettermi.
Per quanto mi riguarda considero perciò chiusa una vicenda che non presenta alcun elemento di illecito né di immoralità e che ho già abbondantemente e definitivamente chiarito e sulla quale non intendo tornare più". Ora, a stabilire se la vicenda sia davvero chiusa, sarà la procura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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