Una casa popolare su tre assegnata agli stranieri La Lega: «Serve un limite»

Tredicimila extracomunitari su 26mila richiedenti. Le domande per la casa popolare sono sempre di più un affare per stranieri. «Nelle graduatorie ci sono circa 20mila persone, circa la metà sono italiani», conferma l’assessore alla Casa Giovanni Verga. Il dato impressionante è quello delle nuove assegnazioni ad extracomunitari. Un dato che si attesta negli ultimi anni intorno al 30 per cento.
Nel 2005 le assegnazioni ad extracomunitari sono state il 35 per cento. L’anno successivo il 34 per cento. Nel 2007, su 969 assegnazioni, 230 sono andate a vantaggio di extracomunitari. Nel 2008 323 su 1065.
Un numero che l’assessore regionale al Territorio, capodelegazione della Lega Nord, Davide Boni, vorrebbe comprimere con un intervento di legge, introducendo un tetto.
La valutazione su questa modifica l’assessore comunale Giovanni Verga la rimette alla Regione, titolare della competenza normativa in materia.

Mentre sono scettici sul tetto gli esponenti del Pdl: «Non serve sventolare vessilli da campagna elettorale - dice il capogruppo regionale Paolo Valentini - sappiamo che una legge del genere sarebbe oggetto di impugnazioni e sentenze. Meglio favorire chi vive da tempo in questo territorio». «Giusto puntare su chi lavora qui e dà il suo contributo alla nostra società» conviene il coordinatore provinciale del Pdl Alessandro Colucci.

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