In casa Volvo si torna al passato con «Polar»

Gran ritorno delle Volvo Polar. Non è un nuovo modello, ma un’auto che rappresenta una filosofia di acquisto: offre sicurezza e affidabilità a un prezzo competitivo, grazie alla rinuncia di un po’ di elettronica e di optional che incidono pesantemente sul prezzo. Il nome Polar è familiare a molti automobilisti italiani. Con questa sigla, infatti, nel 1989 Volvo Italia lanciò una versione speciale della 240 Sw (nella foto) che, di fatto, decretò il successo delle wagon di grandi dimensioni in Italia e segnò l’inizio di uno stabile successo commerciale della casa nel nostro Paese. Polar divenne ben presto sinonimo di vettura alto di gamma essenziale ma efficiente, elegante nella sua sobrietà, con un prezzo concorrenziale in relazione all’allestimento. Tutte caratteristiche che consentirono a Volvo Polar di diventare un fenomeno di moda e di conquistare il pubblico dei giovani professionisti e delle donne. Con la stessa filosofia, e per rispondere alle sfide del mercato di oggi, Volvo Auto Italia ripropone le varianti Polar di quattro modelli attuali: C30, V50 (in entrambi i casi partendo dalle versioni Drive), V70 e XC90. Una vera «linea giovane» che fa leva su un allestimento essenziale ma completo e su prezzi interessanti. Eccoli: Volvo C30 1.6 Polar: 17.450 euro; V50 1.6 Polar 21.200; V70 2.0 Polar 30.950; XC90 D5 Polar 42.800.
Alla fine degli anni ’80 per stimolare le vendite delle sue station wagon e avvicinarsi ad automobilisti più giovani, la filiale italiana di Volvo presentò la prima Polar, sulla base della 240 station wagon. Questa proposta interessò gli automobilisti di tutta Europa. La prima Volvo Polar era equipaggiata con un motore a benzina di 2 litri a 4 cilindri e potenza pari a 109 cavalli. Nel primo anno vennero consegnate in Italia oltre 5mila Polar contro le mille unità previste. In cinque anni, ben 15mila automobilisti acquistarono una Polar. Questi risultati spinsero Volvo a proporre una seconda generazione di Polar, sulla base del modello 940 station wagon, tra il 1995 e il 1997. Perché le Polar ottennero un grande successo?
Gli esperti della filiale bolognese volevano rivitalizzare le 240 station wagon e incrementare le vendite delle familiari in Italia. Intendevano, inoltre, rispondere al boom del mercato dell’usato proponendo una vettura nuova allo stesso prezzo di una d’occasione. Polar venne presentata come una nuova variante e non come un phase out. Anche oggi un crescente numero di automobilisti non è pronto ad accettare che un’auto possa costare 40-50-60mila euro. La Polar venne proposta a 24 milioni di lire con un equipaggiamento già soddisfacente. Fu scelta da giovani professionisti, artigiani, ma anche da molte donne.

A rafforzare l’offerta Polar, nel 1990, arrivò la Super Polar, che esprimeva il massimo in termini di value for money. Oltre il 40% del prezzo di un’ammiraglia è oggi dovuto all’elettronica, non sempre fondamentale. Molti sono pronti a un taglio dell’elettronica a fronte di prezzi più contenuti.

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