Case Aler, stop agli abusivi: nel 2006 uno sfratto al giorno

Linea dura della Regione contro chi occupa alloggi: nuovi controlli e blitz

Basta abusivi nelle case popolari. La Regione Lombardia sceglie la linea dura contro chi occupa gli alloggi Aler senza averne diritto. E punta a difendere i diritti di chi è in graduatoria regolarmente e aspetta, magari da anni, di ottenere un appartamento. Un pugno di ferro che a breve si tradurrà in più controlli e più espulsioni. Non che finora non sia stato fatto nulla. Nel 2006, oltre 400 sfratti sono stati portati a termine. Ma le famiglie abusive sono circa tremila e il lavoro da fare è ancora molto. Si calcola che le occupazioni abusive a Milano siano 2.854, mentre quelle in provincia 627. Numeri elevati, conto i quali già da anni l’Aler combatte con un nucleo di vigilanza che tiene sott’occhio e interviene contro chi ha messo radici in case dove non potrebbe abitare. «Non siamo certo restati a guardare - spiega il presidente Aler di Milano, Luciano Niero - ma abbiamo predisposto un valido dispositivo di controllo e contrasto delle occupazioni abusive che aggiorna costantemente il tavolo interistituzionale composto da Regione, Comune, Provincia, prefettura e questura».
Non tutti gli episodi di abusivismo però sono dettati da malafede. Va infatti tenuto conto che ci sono numerosi casi di persone che perdono i requisiti per vivere in un alloggio popolare. Magari per un aumento di stipendio o per un cambiamento sul numero dei componenti della famiglia. Ma soprattutto perché i criteri di locazione non vengono aggiornati da dieci anni. «Se a Milano ci sono oltre 70mila case popolari - fa notare l’assessore lombardo alla Casa, Mario Scotti - non si può proprio dire che l’abusivismo sia ciò che caratterizza le abitazioni pubbliche. Vale forse la pena di ragionare sulle politiche per la casa che stiamo attuando, a partire da ciò che è già avviato. È il caso dei contratti di quartiere: quindici già attivati per 450 milioni di investimento. Entro il 2011 i 19mila alloggi previsti potranno essere consegnati».
Inoltre, il nuovo piano per l’edilizia residenziale pubblica 2007-2009, approvato lo scorso dicembre dal Consiglio regionale lombardo, permetterà di investire 512 milioni di euro per realizzare 5.200 nuovi alloggi a canine sociale e moderato e creare posti letto per l’affitto temporaneo. Oltre diecimila famiglie saranno sostenute per l’acquisto della prima casa e 210mila nuclei familiari saranno affiancati nel pagamento dell’affitto. Si punta anche alla riqualificazione dei quartieri popolari.
«A breve - aggiunge Scotti - e comunque entro la fine dell’anno, saranno assegnati altri 1.672 alloggi, nuove costruzioni o edifici completamente riqualificati grazie anche alla legge regionale che consente il recupero dei sottotetti.

In questo caso l’investimento è stato di 182 milioni di euro». Per placare le polemiche sui presunti appartamenti sfitti, Luciano Niero ricorda che «a Milano sono 326 gli alloggi inagibili e 81 quelli sottodimensionati».

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