Cronaca locale

Case più care d'Italia? Sono qui a Milano

Con 2.715 euro di media i costi al metro quadro sono aumentati dello 0,4%. Seconda Bologna con 2.682 In Europa il capoluogo lombardo è al dodicesimo posto: capolista Londra con 4.486 euro, segue Salisburgo

Ci sarà anche aria di crisi, sempre più densa e asfittica, ma il mercato immobiliare meneghino sembra ancora essere al riparo dalla catastrofe. Certo, il rallentamento si fa sentire anche qui, ma il paventato tracollo dei prezzi e dell’offerta sembra scongiurato, almeno per il momento. Tanto che Milano, con 2.715 euro medi al metro quadrato, resta la più cara d’Italia, seguita a ruota da Bologna, Roma e Firenze, e una delle più onerose d’Europa. Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Eurostat 1999-2006, infatti, il capoluogo lombardo si colloca al dodicesimo posto nella classifica europea del costo degli immobili. Prima si trovano solo alcune città britanniche (come Londra - che guida la graduatoria - e Manchester) e mittel e nord europee, come Salisburgo e Stoccolma. Dunque, l’acquisto di una casa rimane ancora un desiderio destinato spesso a restare inevaso per i milanesi, sebbene nell’ultimo anno, dopo cinque anni di prezzi costantemente in salita, l’incremento si sia arrestato ad un contenutissimo 0,4%, un valore ben lontano dal +10% registrato nel 2004. «Dopo un decennio caratterizzato da incrementi rilevanti - dice Antonio Pastore, presidente di Osmi, l’azienda speciale della Camera di commercio - siamo ora di fronte ad un’inversione di tendenza. Che il mercato immobiliare stia attraversando una fase non certo positiva è confermato, oltre che dall’andamento dei prezzi, anche dalla contrazione delle compravendite. Tuttavia il fabbisogno di casa è ancora forte e rappresenta una parte determinante della spesa dei milanesi». Comprare casa resta quindi un investimento che richiede ancora molti sacrifici e che va pertanto affrontato con molta consapevolezza. È per questo che la Camera di commercio, attraverso il servizio Armonizzazione del mercato, ha studiato tre strumenti per tutelare gli acquirenti e, quindi, difendere il mercato immobiliare da facili speculazioni. Si tratta di un Codice di autodisciplina per l’acquisto di immobili da costruire, riassunto in forma più agile e accessibile al consumatore nel Vademecum per la compravendita immobiliare di edifici da costruire, e uno schema di contratto preliminare, che ha lo scopo di rendere più trasparenti e unanimemente condivise le regole di compravendita delle case, vincolando le parti a rispettarlo, senza la possibilità di cambiare idea. Il Codice e il Vedemecum indicano alcune regole fondamentali da seguire per comperare casa in tutta sicurezza, spiegando, oltre all’importanza di stilare un contratto preliminare, cosa fare prima di procedere all’acquisto, quali informazioni deve contenere il contratto (tempi di realizzazione e consegna, prezzo, caratteristiche dell’immobile, cartine, fideiussione, polizza danni), e quali tutele esistono in caso di controversia tra costruttore e acquirente.

«Nuovi strumenti - spiega De Albertis, presidente Ance-Assimpredil - per aiutare le transazioni».

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