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«Cash game»: ok della Ue, si parte nel 2011

Ha ricevuto l’ok dell’Unione europea la bozza di decreto su poker cash e casinò online: dal 2011 si potrà giocare il poker on line anche cash e i tornei fino a 250 euro. Secondo i più ottimisti già entro febbraio. Mentre per i più prudenti bisognerà aspettare aprile-maggio. Ma nessuno più dubita che ci siamo.
Commissione e Stati membri non hanno presentato pareri - e nemmeno osservazioni - al documento che l’Aams ha trasmesso a Bruxelles il 6 luglio, pertanto è scaduto il periodo di statu quo. Si tratta del «Decreto direttoriale recante disciplina dei giochi di abilità nonchè dei giochi di sorte a quota fissa e dei giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo con partecipazione a distanza» - il poker cash - della «Regola tecnica per la determinazione dell’imponibile sul quale calcolare la relativa imposta unica sui giochi di sorte a quota fissa sui giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo con partecipazione a distanza» e delle «Procedure per la certificazione di piattaforme di gioco da remoto generatori di numeri casuali e applicazioni di gioco».
Una prima bozza di decreto su poker cash e casinò games era stato inviata a Bruxelles nell’agosto 2009 senza ricevere pareri. È stato però necessario un nuovo passaggio in Commissione dopo lo stop imposto a giugno 2010 dal Tar Lazio che ha accolto il ricorso di Microgame in merito ad alcune norme tecniche aggiunte successivamente alla notifica e che, secondo i giudici, hanno creato difformità tra i due testi.
Restano comunque invariati alcuni punti cardine del regolamento. Invariata la posta iniziale, che per il cash game non deve essere superiore a 1000 euro, mentre per i tornei di poker e gli altri skill games il limite è di 250 euro. Resta uguale anche la tassazione per il poker cash game che, come previsto dal decreto Abruzzo, sarà pari al 20% della raccolta, ma al netto delle vincite.
Il nuovo business varrà 3,5 miliardi già dal 2011. Queste le stime in previsione del primo anno di cash game on line in Italia, effettuate dall’agenzia Agicos attraverso un sondaggio presso gli operatori. Un mercato da circa un miliardo di euro solo nei primi sei mesi, ma nel giro di tutto il 2011 la raccolta del cash game sembra destinata a superare, o meglio, quasi a doppiare, quella del torneo. Prevedile quindi un’accelerazione nel secondo semestre, quando il turn over potrebbe essere di 2,5 miliardi. Per una specie di principio dei vasi comunicanti diminuirà invece il volume di gioco dei tornei: i 3 miliardi giocati nel 2010 dovrebbero calare a circa 2,5 nel 2011, nonostante l’introduzione di tornei dal buy in a 250 euro (il massimo consentito finora è di 100 euro). L’intero mercato italiano del poker on line dovrebbe quindi valere circa 6 miliardi di euro per tutto il 2011. Se non ci saranno ulteriori ritardi nell’introduzione del cash game, l’intero settore dovrebbe registrare quindi un vero e proprio boom.
La stima così alta è dovuta al payout molto accattivante della nuova modalità di gioco che considerando i bonus potrebbe alla fine dei conti arrivare al 95 per cento.

Da considerare poi l’imponente investimento pubblicitario degli operatori e l’ingresso di nuovo colossi mondiali del gioco, che finora non hanno ritenuto abbastanza interessante il nostro mercato.

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