Settimana chiave per la vicenda di Cesare Battisti in vista dell'udienza, in programma mercoledì, del Supremo Tribunal Federal. L'Alta Corte dovrà pronunciarsi sulla posizione presa da Lula lo scorso 31 dicembre, ultimo giorno della sua presidenza, quando decise di non consegnare l'ex terrorista rosso all'Italia. Riuniti in plenaria, gli 11 giudici dell'Stf dovranno in sostanza pronunciarsi se tale decisione è, oppure no, in linea con quanto previsto nel trattato di estradizione in vigore tra Italia e Brasile dal 1989.
L'ex militante dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) - in attesa della sentenza in un carcere alla periferia di Brasilia, dove è detenuto da più di quattro anni - è stato condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi commessi negli anni 70.
Il caso Battisti, più volte sotto i riflettori dei media brasiliani in questi anni, ormai da tempo non è più al centro dell'interesse dell'opinione pubblica, anche perchè si tratta di una vicenda molto lunga. Dell'udienza dell'Stf oggi si occupa di fatto solo un quotidiano, il Correio Braziliense, il quale rileva che tra i giudici della Corte «è ormai consolidata una maggioranza di voti a favore della liberazione. Comunque - anticipa il giornale - la discussione tra i giudici sarà molto vivace».
Ad avallare la decisione di Lula è stata d'altra parte qualche mese fa il suo successore, la «presidenta» Dilma Rousseff, sebbene in campagna elettorale avesse dichiarato che l'ex membro dei Pac dovrebbe essere riconsegnato all'Italia.
Anche un altro giornale, Estado de S.Paulo, ha nei giorni scorsi scritto che, nonostante il Supremo abbia già votato il 18 novembre 2009 a favore dell'estradizione di Battisti, questa volta invece dovrebbe avallare il parere di Lula.
In Brasile, da più parti l'opinione prevalente è proprio per un «no» all'estradizione, così come molte fonti sottolineano che, nonostante le tensioni create dalla vicenda negli ultimi anni, i rapporti tra Italia e Brasile siano ormai su una carreggiata - sui fronti sia della politica sia dell'economia - che va ben al di là del caso Battisti.
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