Caso Cassano, tutto rinviato a lunedì

Tre giorni ancora e finalmente il caso Cassano avrà una sua conclusione. Lunedì 13 dicembre alle ore 15 è la data ultima. Quella decisiva. Quelli che speravano che tutto si potesse concludere nella giornata di ieri sono rimasti delusi. «La conciliazione non è riuscita. Serve il giudizio arbitrale. Comunque sono stati ascoltati i testimoni e l'istruttoria è così terminata». Queste le parole di Paolo Giuggoli presidente del Collegio arbitrale al termine dell'udienza.
Ma andiamo con ordine. Già di primo mattino c'era grande trepidazione all'ingresso della Lega Calcio. Moltissimi gli addetti ai lavori. Tutti in attesa dell'arrivo dei tre personaggi chiave. Garrone, Cassano e Giuggoli. Il primo a presentarsi è stato il presidente blucerchiato Riccardo Garrone, accompagnato dal responsabile delle comunicazioni Alberto Marangon. Quando tutti si aspettavano l'arrivo del fantasista barese, ecco arrivare al suo posto il procuratore Beppe Bozzo. Assalito dai giornalisti ha così spiegato l'assenza del suo assistito. «Antonio è tranquillo. Ha svolto tutto quello che doveva fare». Poi inizia la lunga attesa. Intorno a mezzogiorno cominciano a uscire le prime indiscrezioni che parlano del fallimento della conciliazione. Intanto si viene a sapere che dei cinque giocatori convocati come testimoni solo due sono stati ascoltati. Si tratta di Stefano Lucchini e Daniele Dessena, oltre al team manager Giorgio Aiazzone e ad Alberto Marangon. Il primo ad uscire è il presidente del Collegio arbitrale, di seguito il procuratore Beppe Bozzo che rilascia poche parole. «Giuggoli ha tutte le carte per decidere. Cassano ha più volte chiesto scusa e rilasciato una dichiarazione al collegio arbitrale. Aspettiamo e vedremo cosa succederà». L'ultimo ad abbandonare il palazzo della Lega in Via Rosellini, è Garrone. «Sono fiducioso». Questa la prima affermazione. «Vedremo se gli impegni mi permetteranno di essere presente lunedì, dove tra l'altro come parte lesa ho tutto il diritto di esprimermi e di intervenire». Per chiudere una battuta sull'assenza di Antonio Cassano. «Non faccio considerazioni in merito».
Intanto in città e nei siti internet i tifosi sampdoriani restano sempre divisi, ma i «pro» superano i «contro» Cassano.

«Caro Presidente, chiarisca bene quello che non potrà più essere tollerato pena multe o allontanamento dalla prima squadra, ma ci ridia Cassano». Messaggio di un tifoso che racchiude quello che chiedono un po' quasi tutti.

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