da Milano
Riparte il dialogo tra Italia e Francia in tema di energia. Romano Prodi e Dominique de Villepin hanno annunciato a Roma, dopo una bilaterale, un rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi. Dopo la brusca battuta d'arresto provocata dal progetto di fusione tra Suez e Gaz de France, per difendersi dalla possibile Opa di Enel sulla società che controlla la belga Electarbel, il dialogo tra i due Paesi è ripartito. Il prossimo tassello sarà quello del 28 settembre quando a Parigi François Loos e Pier Luigi Bersani, i due ministri dell'Energia, si incontreranno, subito dopo la chiusura del dibattito parlamentare francese sulla fusione Suez-Gdf. L'obiettivo è portare a casa più risultati di quelli, molto scarsi, ottenuti finora.
Secondo de Villepin, per la Francia la fusione tra Suez e Gaz de France è il punto di partenza per la creazione di un campione nazionale per poi andare oltre e affrontare una «cooperazione europea». Bisogna avere insomma dei campioni nazionali «anche per permettere all'Europa di difendere meglio i propri interessi nei confronti dei Paesi produttori». L'incontro infatti è servito a De Villepin per ribadire le convinzioni su una fusione dagli esiti incerti. Se poi la Commissione dovesse obbligare le aziende a dismettere degli asset, il primo ministro francese ha detto che non si opporrà.
La partita per Enel non è dunque chiusa. Lo ha confermato l'ad Enel, Fulvio Conti, che ha parlato di un «dialogo aperto e fruttuoso. Ci sono ancora discussioni in corso - ha detto - ci sono incontri tra ministri e c'è la Commissione europea, è prematuro parlarne, ma c'è un dialogo aperto e fruttuoso».
Ora la palla passa ai due ministri dell'Energia a fine settembre.
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