Roma prova a spostarsi al centro, ma Genova s'è già messa in cammino. Il governo Prodi scivola al Senato per l'insufficienza numerica della sua maggioranza, ma la giunta regionale ligure ha già salutato l'ingresso di una nuova componente, l'Italia di Mezzo. Il soggetto politico centrista, ideato da Follini ex segretario Udc ed ex vice premier di Berlusconi, sta diventando vitale per i nuovi equilibri politici. Il prossimo governo, con o senza Prodi, dovrà raccattare qualche pugno di voti in più al Senato per rimpolpare la sua magra maggioranza. Ma l'ingresso di nuovi commensali al banchetto dell'Unione potrà richiedere qualche poltrona in più oltre a quella per Follini. L'Italia di Mezzo è battagliera politicamente, ma resta ancora troppo esigua numericamente - e sono i numeri che contano per il centrosinistra in questo momento. Il suo ingresso aprirebbe tuttavia un varco attraverso il quale altre componenti centriste potrebbero sostenere il governo con maggioranze variabili. Niente adesioni formali; basta un sostegno esterno, una specie di cassetta di pronto soccorso per i temi più rischiosi. Dopo Follini potrebbero spostarsi sul lato sinistro del centro anche i delusi dell'Udc, magari seguiti dallo stesso Casini in rotta con un Berlusconi che lo ha escluso dalla successione alla leadership del centrodestra. La vera partita per il nuovo governo si gioca sul lato centrista perché è questa l'unica miniera da cui estrarre voti vitali per il centrosinistra.
Famosa per la sua chirurgia, Genova ha battezzato con successo il trapianto politico del partito di Follini all'interno della maggioranza che sostiene il presidente della regione Burlando. L'operazione è stata esemplare: un consigliere di (...)
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