Centanni di storia e unoccasione persa. Il luogo è pieno di fascino (la vecchia Arena napoleonica di Milano), il tempo è quello giusto (100 anni esatti dal 15 maggio 1910), ma non cè quello che ci si poteva attendere. La celebrazione del centenario azzurro scivola via in modo incredibilmente anonimo, come unidea a cui non si è voluto dar seguito. Ma è possibile che la federazione sportiva più grande e più potente dItalia, la federcalcio campione del mondo in carica, si faccia scappare unoccasione del genere per celebrare la propria storia e i suoi protagonisti?
Cè il presidente Abete, ci sono cinque grandi ex azzurri (Albertini, Bergomi, Bettega, Ferri e Vierchowod), ma sembrano presenze tanto prestigiose quanto casuali, non cè il ct Lippi e non cè nessuno dei suoi predecessori. Ci sono un po di maglie antiche provenienti dal museo di Coverciano (veri cimeli: da quella di Giovanni Ferrari ai mondiali del 34 - peccato che non ci sia la didascalia - a quella di Totti 2006), qualche pallone e qualche paio di scarpe anonime. Punto.
Ma è possibile che non si riesca a inventare qualcosa di più? È possibile che in una giornata così significativa non si riescano a radunare quanti più azzurri possibili? È possibile che non si sfrutti un luogo «sacro» come lArena per organizzare qualcosa di pubblico e, anzi, levento sembri quasi un ospite imprevisto, visto che il prato del vecchio stadio è impegnato da attrezzature di chissà quale manifestazione?
Una celebrazione in un tono talmente dimesso che lascia persino increduli. Ma nellanno del Centenario, che poi coincide con quello di un Mondiale da affrontare da campioni in carica, nessuno ha pensato di creare un logo celebrativo e metterlo sulle maglie azzurre? Sembra che alla Figc manchino persino le più banali nozioni di marketing. E non si ha nemmeno notizia di partite celebrative, anche se sembra che a settembre possa succedere qualcosa di non meglio precisato. E allora quella dellArena non poteva essere loccasione per annunciare almeno gli eventuali futuri appuntamenti?
In tutto lanno non si è trovato il modo di organizzare unamichevole del Centenario. Non si poteva prevedere in qualche angolo della stagione (ovviamente pensandoci per tempo) unItalia-Francia che avrebbe rappresentato sia la riedizione della nostra prima partita che dellultima finale mondiale? Magari al posto di una delle tante amichevoli insulse che ci propinano.
Non si poteva chiedere a Inter, Milan, Juve, ma anche ai club più piccoli e più poveri come hanno celebrato i loro centenari? Non si poteva dare alle stampe un libro? Non si poteva guardare che cosa è stato fatto allestero? La Spagna, per fare un esempio recente, ha radunato 350 Furie rosse per una maxifoto di squadra con il vecchio Di Stefano in prima fila. Qui la federcalcio non è riuscita a portare allArena nemmeno Rivera e Mazzola o Dino Zoff. Nemmeno Gigi Riva che oltre a essere un idolo di tutti è persino un dipendente federale.
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