A Castell'arquato torna il Medioevo

Suscitano ancora molto fascino le saghe medievali tanto che nella storia del cinema a Catell'arquato l'11 e il 12 settembre il medioevo rivive

A Castell'arquato torna il Medioevo

Suscitano ancora molto fascino le saghe medievali tanto che nella storia del cinema si contano ben 2726 film, tra biografie, storie fantastiche e antiche leggende tra cui re Artù, Lancillotto, Beatrice Cenci, Ladyhawke, Excalibur, Il nome della rosa, Robin Hood, La ricerca del Santo Graal e così via. Ecco spiegato allora il successo delle rievocazioni storiche in abiti medievali in molte città italiane. Proprio in questi giorni verrà allestito il campo base nel parco del Lungo Arda a Castell’Arquato,per la quinta edizione di Rivivi il Medioevo (11 e 12 settembre) che nel 2009 ha riunito 12000 visitatori.

Vivere come nel Medioevo Ma lo scopo degli organizzatori non è quello di proporre una rievocazione storica tout court ma di far rivivere a chi partecipa alcuni momenti di quel periodo come il torneo in armatura pesante, la vita in un campo senza comodità, l’atmosfera dei mercati, le danze e i giochi. Insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano Castell’Arquato fa parte del club dei borghi più belli d'Italia e nel passato è stata location del film Ladyhawke, la sua rocca utilizzata come scenografia di alcuni spot pubblicitari e nel 2004 Dario Fo ha recitato in Piazza Municipio il suo Mistero Buffo. Ed è sempre un evento carico di suggestione vedere la rocca viscontea incendiata durante la rievocazione della battaglia combattuta alla fine del 1300. Eretta per volontà di Luchino Visconti tra il 1342 e il 1349, l’antica rocca entra nel patrimonio degli Sforza nel 1466 e nel 1707 venne inglobata nel Ducato di Parma e Piacenza. E quest’anno chi ci sarà? Dopo il successo dello scorso anno il falconiere Freddy arriverà con 9 esemplari di rapaci con cui farà dimostrazioni di volo, gli appassionati di calcio potranno assistere a una partita di calcio medioevale e chi ama il tiro con l’arco potrà partecipare al Torneo di Arcieria con le compagnie: Arcieri della Notte, - Compagnia del Corvo di Selene, - Liberi Arcieri e gli Arcieri del Millennio. Mentre le compagnie d’armi che incroceranno le spade nei duelli, oltre a Gens Innominabilis di Castell’Arquato, provengono dalle località italiane Trieste, Livorno, Lucca, Napoli, Pisa, Sarzana (La Spezia), Genova, Parma e Ponte Dell’Olio (PC) e dall’estero come Slovacchia, Lituania, Svezia, Francia e Svizzera. E ancora spettacoli e intrattenimenti a tema, organizzati con la compagnia di musici Carlamusa (Francia), i nobili Gatteschi (Genova) i tamburi Porta Traxia (Torino), le danze con ArteAre (Castell’Arquato), le giullarate di Jefte (Torino), di Giullur Jocoso , del cantastorie Fra Ciarlatano (Bologna), la compagna dei lebbrosi La Gueusaille (Francia), giochi di fuoco con i Medieval Messengers (Lituania).

Un "gioco" anche per i più piccoli Non mancheranno attrezzature e giochi adatti per bambini con la Compagnia del Nibbio (Como) e attività didattica con la Compagnia Nobilissima Congrega Lonza Nova (Milano) che costruiranno delle vere capanne di paglia. Sarà dedicato uno spazio alle arti e ai mestieri. Ci sarà il Sestiere Castellare (Pescia PT) con il granaiolo, il cartaio, il candelatore, il falegname, i vinattieri e fornai e ancora il birraio, il tagliatore di pietre, la cestaia, il fabbro e l’artigiano di strumenti musicali. Per finire non mancheranno le occasioni per apprezzare la cucina locale presso gli stands gastronomici curati dalle Associazioni di volontariato arquatesi: coppa, pancetta e salame piacentino accompagnati dai chisolini (gnocco fritto) e i piatti tipici del borgo come pisarei e fasò e i tradizionali anolini in brodo (anvein in dialetto), senza dimenticare i vini piacentini Gutturnio, Bonarda, Barbera , Ortrugo e Monterosso.. Sito Web: http:// www.riviviilmedioevo.it.

Gropparello Il sito su cui posa il castello è di grande importanza strategica, e per questo ha ospitato fortificazioni a partire dai Celti. Il castello vero e proprio nasce nell’840 d.C.

COME ARRIVARCI: Gropparello è facilmente raggiungibile in automobile, e si trova a circa 60 chilometri a sud di Piacenza. Le più vicine uscite autostradali sono quelle di Piacenza e Fiorenzuola.

IL FANTASMA DEL CASTELLO: dal cortile, attorno a cui sono sorti stretti l’uno all’altro i corpi di fabbrica del castello, si accede all’antica cantina, un tempo con le funzioni di ghiacciaia. Proprio al di sotto di questa, si cela forse la stanza del mistero che tanto ha dato alla leggenda di questo castello. Si narra infatti di un fantasma, che talvolta si aggira per le stanze del castello, che è stato avvistato non solo dai proprietari ma talvolta anche dai visitatori. Il fantasma è forse quello di Rosania Fulgosio, signora del castello che, proprio a Gropparello, visse una storia di amore e morte alla fine del 1200. Mentre il marito, che era stata costretta a sposare dai genitori, era partito per la guerra, un piccolo esercito di soldati conquistò il castello e si insediò al suo interno. Nel capitano dei nemici, Rosania, riconobbe Lancillotto Anguissola, ovvero il giovane amore che avrebbe voluto sposare e che non aveva mai dimenticato. Passarono momenti di estrema felicità per i due amanti, ma la sciagura stava dietro l’angolo. Lancillotto dovette tornare alle armi, e mentre il marito di Rosania stava tornando a casa, venne informato da una missiva, inviata da un’invidiosa cameriera di corte, sulle attività, come dire, “illecite” della moglie, ed ovviamente andò su tutte le furie. Una volta tornato, drogò il vino della moglie che, una volta addormentata, rinchiuse per sempre in un’angusta camera segretamente fatta scavare sotto le fondamenta del castello. Lo spirito di Rosania, secondo la leggenda, è rimasto intrappolato nel castello, e la notte vi si aggira come fosse ancora la sua dimora. Chissà, forse, un giorno degli scavi potranno mettere luce su questa storia oppure nessuno cercherà mai la camera segreta e la leggenda rimarrà pervasa dal mistero, così come deve essere.

Al di là delle leggende, pur affascinanti che siano, la rocca di Gropparello ha alle sue spalle una lunga serie di documentazioni storiche che ne comprovano l’antichità e l’importanza nei secoli, rimasta intatta almeno fino all’avvento della polvere da sparo che rese superflue tutte le strutture difensive medievali. 

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