Castrucci: «Maratona anticipata ma con il Campidoglio è tutto ok»

NOVITÀ «Pambianchi? Un valore aggiunto La prossima edizione sarà dedicata a Bikila»

La Maratona di Roma, con i suoi quasi centomila partecipanti tra prova competitiva e la 4 chilometri aperta a tutti, è in assoluto l’evento sportivo più partecipato della penisola. Enrico Castrucci, presidente storico di Italia Marathon Club, l’associazione che organizza l’evento fin dalla sua prima edizione del 1995, è il deus ex machina dell’evento e analizza alcuni passaggi fondamentali della prossima edizione.
Castrucci, c’è subito da risolvere un arcano: quando si correrà la Maratona di Roma?
«Allo stato attuale la data fissata da noi nel febbraio 2009, il 21 marzo, non è certa. La Prefettura di Roma ci ha inviato pochi giorni fa una comunicazione che ci impone di non considerare quella data, perché potrebbe essere scelta per le elezioni regionali. Dobbiamo anticipare, ma non è facile mettere d’accordo le istituzioni sportive e non».
Lo spostamento di data vi arrecherebbe danni?
«Purtroppo sì. Abbiamo già oltre tremila iscritti dall’estero, il 50 per cento in più rispetto alla passata edizione. Sarà difficile che tutti accettino il cambio di data, con aerei e hotel prenotati e ferie già chieste».
Qual è il vostro attuale rapporto con le istituzioni cittadine?
«Stiamo lavorando instancabilmente con gli uffici del sindaco e con i nove assessorati coinvolti. Una vera task force in grado di mettere a sistema tutti gli aspetti e le criticità dell’evento, uno dei più complessi della città».
Cesare Pambianchi, presidente Confcommercio di Roma, è stato nominato vicepresidente - affiancherà Cianci - con delega ai rapporti istituzionali. Perché questa scelta?
«Per il nostro comitato, la figura di Pambianchi è molto importante. La Maratona di Roma genera un indotto impressionante nella città, del quale beneficiano tutte le categorie, dagli albergatori ai tassisti. La competenza di Pambianchi, nello sport come nel commercio, é un valore aggiunto per l’ulteriore crescita di questo, come qualsiasi grande evento sportivo della capitale».
Come ha reagito il sindaco Alemanno al coinvolgimento di Pambianchi? Ne ha apprezzato l’ingresso nel gruppo di lavoro?
«Assolutamente. Il carisma e l’autorevolezza della persona sono inconfutabili, quindi una garanzia di equilibrio istituzionale necessaria per un evento come la maratona che ha nella complessità dei suoi meccanismi tecnico-organizzativi la sua peculiarità».
Ci sono in cantiere novità per la prossima edizione?
«La maratona sarà dedicata alla figura di Abebe Bikila, l’etiope vincitore a piedi scalzi della maratona olimpica dei Giochi di Roma 1960, esempio di antichi e nobili valori dello sport».
Schiettezza per schiettezza: come mai si parla così tanto di maratona?
«Perché rappresenta un modo nuovo di concepire lo sport, inteso non più solo come tempo libero ma come potente strumento che crea benessere pisco-fisico, indotto economico-turistico, posti di lavoro, sviluppo territoriale.

Per gli organizzatori, per noi organizzatori, lo sport è in funzione del cittadino, con la politica a fare da garante di questo paradigma dinamico e positivo. L’entusiasmo che suscita una maratona, racchiude tutto il concetto».

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