da Milano
La nuova giunta comunale di Catania è stata varata nella tarda serata di sabato ma nasce monca, perché Alleanza nazionale ha deciso di restarne fuori in polemica con lintenzione del sindaco, Umberto Scapagnini di Forza Italia, di assegnarle due assessorati e non tre.
Secondo la segreteria provinciale di An, Scapagnini aveva firmato in campagna elettorale un documento nel quale si impegnava ad assegnare tre posti in giunta a esponenti del partito, considerando fuori quota la presenza del vicesindaco Nello Musumeci.
In un comunicato diffuso da An, il segretario cittadino Gaetano Pirrone afferma che non sono stati rispettati gli impegni presi: «È di tutta evidenza - sostiene Pirrone - la gravità del gesto politico che il sindaco ha voluto mettere in atto prevaricando quanto concordato. An si riserva di valutare il comportamento lesivo della dignità politica di una forza che ha costituito in modo determinante alla vittoria del centrodestra a Catania».
Ieri il partito si è riunito in un vertice per decidere la linea da adottare nei confronti della nuova amministrazione. Il sindaco, commentando il mancato ingresso di An, ha spiegato che «nella composizione della giunta è stato ritenuto importante valutare le indicazioni degli elettori», ed ha anche ricordato che «nel documento firmato con An fu stabilito l'entrata di Nello Musumeci come vicesindaco, ritenuto fuori quota, e che nella seconda fase An avrebbe potuto avere fino a tre assessori. Sono convinto - ha concluso Scapagnini - che con An ci sarà una convergenza assoluta e in un paio di mesi troveremo un assetto definito senza ricorrere ai soliti accomodamenti temporanei».
Gli assessori nominati sono quattro esponenti di Forza Italia e uno dellUdc.
Oggi è previsto l'insediamento della giunta, nei prossimi giorni lassegnazione delle deleghe.
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