Catastrofi, psicologi in aiuto dei pompieri

Gli specialisti seguono i vigili che affrontano eventi drammatici

Sara Parmigiani

È quasi svenuta in braccio a uno degli psicologi la mamma di Francesco, alla vista del corpicino senza vita del figlio, tra le macerie di via Lomellina. A trovare il piccolo è stato proprio lo zio, Mario, un vigile del fuoco intervenuto per dare soccorso. Non sono necessarie ferite fisiche e visibili per capire che quelle psicologiche riportate da queste persone sono tremende e spesso più profonde e più difficili da guarire. In questo caso un’équipe di psicologi specializzati nelle emergenza, ha tempestivamente affiancato ambulanze e vigili del fuoco. Ma come si agisce, effettivamente, sulle persone che hanno subito un evento traumatico? «Il metodo più efficace e veloce è quello dell’Emdr, acronimo inglese che si traduce con "Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari" - informa la dottoressa Isabel Fernandez -. Le ricerche condotte su vittime di violenze sessuali, di incidenti, di catastrofi naturali, di tragedie indicano che il metodo, importato dagli Stati Uniti e ampiamente sostenuto dalla letteratura medica, permette una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici. Questo significa riuscire a ripensare a ciò che è successo senza dover aggiungere altra sofferenza a quella già provata».
Un intervento necessario in quanto, a seguito di un trauma, nella nostra memoria «Si blocca il meccanismo innato di rielaborazione, che tutti noi abbiamo e che ci permette di digerire quello che ci succede - continua la dottoressa Fernandez - normalmente, cioè, siamo in grado di far fronte alle "difficoltà della vita". Ma certi eventi bloccano, congelano in noi quelle situazioni vissute che andranno poi a crearci dei disturbi, a rivivere le sofferenze».
Questa terapia, quindi, interessa anche coloro che sono costantemente esposti a sofferenze che non li toccano personalmente, ma che in un modo o nell’altro li riguardano da vicino. Come i vigli del fuoco. Non è difficile immaginare come si sia sentito Mario, nel capire che il corpicino esanime trovato dal cane fino a poche ore prima era il suo nipotino. Lo stesso vale per medici, paramedici ed infermieri. Per questo, l’EMDRitalia sta promuovendo un progetto assistenza pubblica, per la Lombardia, che passi automaticamente attraverso l’Asl.

«Qui a Milano abbiamo già lavorato con le persone che si trovavano dentro al Pirelli, con i bambini della scuola Galvani, ed ora - conclude la Fernandez - offriamo aiuto per le persone che stanno vivendo la tragedia di via Lomellina».

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