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Il Cav: "Una scossa all'economia La patrimoniale? È un esproprio"

Il presidente del Consiglio, al Tg 1, parla di economia e ripresa rilanciando la rivoluzione liberale: "Dare una scossa all’economia con un pacchetto di misure che avrà tra i vari punti anche la riforma dell’articolo 41 della Costituzione sulla libertà d’impresa per proseguire con il piano casa ed il piano per il sud". Poi una stoccata alla sinistra: "Questo debito è stato moltiplicato otto volte, dal 1980 al 1992, dalle vecchie forze politiche, con i comunisti in primo piano"

Il Cav: "Una scossa all'economia 
La patrimoniale? È un esproprio"

Roma - Silvio Berlusconi parla di economia, di rilancio e di tasse e lo fa dai microfoni del Tg Uno. Il Cavaliere sorvola gli scandali mediatico-giudiziari delle ultime settimane e punta dritto al futuro dell'esecutivo: "Continuo a lavorare nonostante gli attacchi inauditi". Il premier torna a bacchettare la sinistra che per sistemare il debito pubblico vuole mettere le tasche nelle mani degli italiani. L’Italia deve tornare a crescere e per fare questo ha bisogno di una scossa, "una delle più forti" della sua storia, con l’obiettivo di far crescere il Pil di "3-4 punti in cinque anni". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio, Berlusconi, in un’intervista al Tg1. "Per tornare a crescere, l’economia ha bisogno di una scossa, e per questo abbiamo predisposto un piano della crescita, che secondo noi dovrebbe dare una grande scossa, forse una delle più forti della storia italiana. L’obiettivo è l’incremento del Pil del 3-4% in 5 anni. In Consiglio dei ministri faremo la modifica dell’art.41 della Costituzione: sarà lecito intraprendere e fare tutto quello che non è vietato espressamente dalla legge senza chiedere un’infinità di autorizzazioni, come accade adesso"

Il Cav contro le tasse E poi una bordata alla proposta della sinistra di reinserire una tassa sui patrimoni. "La patrimoniale? - ha detto il Cavaliere - Sarebbe un vero esproprio. Noi però  non consentiremo che ciò avvenga, ed anzi stiamo già approvando i decreti di attuazione del federalismo fiscale che non comporterà alcun aumento delle imposte ma farà pagare le tasse agli evasori, coinvolgendo i comuni nella valutazione delle dichiarazioni dei redditi". "Il nostro problema principale è il debito pubblico enorme ereditato dai governi del passato. Questo debito è stato moltiplicato otto volte, dal 1980 al 1992, dalle vecchie forze politiche, con i comunisti in primo piano". È la premessa che Silvio Berlusconi dedica alla riflessione sul dibattito a proposito di un ipotetico ritorno della patrimoniale, attribuito alle opposizioni. "Negli anni del cosiddetto consociativismo - osserva -, si è prodotto questo fenomeno negativo e adesso queste vecchie forze si stanno di nuovo coalizzando e hanno in mente una sola idea, sempre la stessa: tassare gli italiani. E questa volta - osserva ancora il presidente del Consiglio -, lo vogliono fare con una gigantesca imposta patrimoniale sugli immobili che rappresentano la ricchezza dell’85 per cento delle famiglie italiane".

Il prossimo Cdm La prima tappa di questo pacchetto, la riforma dell’articolo 41, dovrebbe essere discussa nel prossimo consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato entro l’inizio della prossima settimana, dopo il Consiglio europeo straordinario di venerdì, dedicato ai temi economici.

Questi argomenti, secondo quanto si è appreso, sarebbero stati affrontati dal premier anche nel corso di una intervista al Tg1 che andrà in onda questa sera.

 

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