«Il Cavaliere sta bene» Oggi il ritorno a casa

Giovanni Buzzatti

da Milano

Silvio Berlusconi sta meglio e oggi lascerà l’ospedale. Lo ha annunciato ieri sera Alberto Zangrillo, medico di fiducia del Cavaliere e primario del reparto di Terapia intensiva cardiovascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove Berlusconi è stato ricoverato domenica dopo il malore che lo ha colto a Montecatini. «Gli esami hanno confermato che è in perfetta salute - ha precisato il professore -. Siamo tranquilli. Il cuore è a posto e tutto il resto anche». Una messaggio rassicurante che concorda con il racconto di quanti, ieri, hanno fatto visita al leader di Forza Italia, dai familiari ai dirigenti di Mediaset fino ai politici, Umberto Bossi compreso. A Berlusconi sono arrivati le telefonate del presidente della Repubblica francese Jacques Chirac e del presidente egiziano Hosni Mubarak. E non si contano i messaggi di sostegno dei simpatizzanti: nel sito Internet di Forza Italia ne sono già arrivati 10mila. Tutti sperano di vedere Berlusconi alla manifestazione di sabato. E anche su questo, dai medici, arrivano notizie incoraggianti.
«In perfetta salute»
«Berlusconi? Sta bene. È tranquillo nella sua stanza, procede con gli esami, è in pigiama e può guardare la tv e telefonare». È mattina quando uno dei medici che cura il Cavaliere traccia questo breve «bollettino». Passano otto ore e a parlare è il primario che si è preso cura di Berlusconi dal suo ricovero. «Gli esami ci hanno confermato che è in perfetta salute, siamo veramente tranquilli. Il cuore è a posto e anche tutto il resto» dice Zangrillo. Il primario parla di «esami tranquillizzanti» e assicura che oggi «andrà a casa», confermando la previsione fatta lunedì. Ma ci sarà alla manifestazione di sabato? «Sì, glielo consiglierei, così come gli consiglio di seguire il suo istinto». Quanto al malore che ha colto Berlusconi mentre parlava ai giovani di Forza Italia, Zangrillo ribadisce: «Si è trattato di un calo della pressione arteriosa legato all’ambiente sfavorevole, allo stress, al caldo e al fatto che lavora oltre il limite umano».
Decine di visite
Tra un esame e l’altro, Berlusconi anche ieri ha lavorato al discorso che terrà sabato a Roma. Ha sentito al telefono i collaboratori più stretti, decine di persone gli hanno fatto visita. Tra i primi ad arrivare, il fratello Paolo, in compagnia del giornalista Pietro Calabrese. Poi è toccato a Carlo Rossella e a diversi manager Mediaset. Alle 12.50 la moglie Veronica Lario è salita al settimo piano del settore Q, dove è rimasta per due ore e mezza. Pochi minuti prima delle 15 dallo stesso ascensore saliva Piersilvio, il figlio del leader di Forza Italia. «Auguri» dice una signora bionda quando lo riconosce. «Grazie signora» risponde lui. «Mio papà? Sta bene» dirà un’oretta dopo, prima di lasciare l’ospedale. «I telefoni sono rimasti letteralmente ingorgati... - racconta Paolo Bonaiuti, portavoce del Cavaliere -. È incredibile quanto sta accadendo, la gente mi ferma per strada per avere notizie e per chiedermi di fare a Berlusconi i loro auguri». Anche i pazienti del reparto (tra cui una nonnina di 90 anni) hanno voluto salutarlo. I tifosi del Milan hanno appeso uno striscione all’ingresso dell’ospedale.
«Non mi sento in colpa»
Capita che negli stretti corridoi del San Raffaele amici e familiari diretti dal Cavaliere si incrocino. Succede a Marcello Dell’Utri e a Marina Berlusconi, poco prima delle 16. Si scambiano un saluto, «che spavento» dice la figlia del Cavaliere, davanti agli sguardi attenti delle guardie del corpo in abito blu e a quelli incuriositi dei pazienti seduti davanti agli ambulatori. È stato proprio Dell’Utri a organizzare l’incontro durante il quale Berlusconi si è sentito male. «Ma poteva succedere ovunque, anche a San Donato Milanese: io non mi sento in colpa - ha detto ieri Dell’Utri -. Gli sono grato che sia venuto, è stato un gesto anche di amicizia. Berlusconi si spende molto, si spende con tutti».
La visita di Bossi
Poco dopo le 18, al San Raffaele è arrivato Umberto Bossi. È rimasto una ventina di minuti nella stanza di Berlusconi per un incontro molto cordiale. Prima era stata la volta del dc Gianfranco Rotondi. «Ho trovato Silvio in grandissima forma - ha detto dopo la visita -. Ed è contento di tutto l’affetto di cui si è visto circondato».

Rotondi gli ha portato in dono un cornetto portafortuna di madreperla di San Gregorio Armeno, Napoli. Don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele, è salito alla stanza del settimo piano lunedì notte. Un colloquio di dieci minuti, a due.

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