Cavendish piange davanti al Principe. E Petacchi rischia un altro ruzzolone

Petacchi davanti al Re del Belgio Alberto II, Mark Cavendish davanti al Principe Alberto di Monaco. Ieri il britannico dell’Isola di Man che ha scelto l'Italia come seconda Patria, ha finalmente rotto il ghiaccio tor­nando a vincere una tappa al Tour de France. Piange il britannico, tira un lungo sospiro di sollievo Alessan­dro Petacchi, che ai 450 metri dal tra­guardo viene stretto alle transenne da Tyler Farrar e per poco non finisce per terra

Petacchi davanti al Re del Belgio Alberto II, Mark Cavendish davanti al Principe Alberto di Monaco. Ieri il britannico dell’Isola di Man che ha scelto l'Italia come seconda Patria, ha finalmente rotto il ghiaccio tor­nando a vincere una tappa al Tour de France. Piange il britannico, tira un lungo sospiro di sollievo Alessan­dro Petacchi, che ai 450 metri dal tra­guardo viene stretto alle transenne da Tyler Farrar e per poco non finisce per terra. «Meglio perdere una tap­pa, che rischiare di tornare a casa», dice lo spezzino. E al quinto giorno Mark Cavendish pianse. Lacrime di gioia, di rabbia, di tensione che si al­lenta dopo mesi, settimane, giorni di tormenti. Un po’ perché la stagione per Cannonball Mark fino a questo momento non è stata certamente fe­­licissima, un po’ perché la felicità del cuore si è dissolta da quando la sua fidanzata Fiorella Migliore, paragu­yana di origini italiane, Miss Italia nel Mondo, l’ha lasciato. Finalmen­te al 5˚ giorno la vittoria, dopo tante sconfitte, troppe amarezze per un vincente nato come lui. Petacchi 2 Cavendish 1.

I più forti velocisti del Tour sono loro due e se oggi gli attaccanti non riusciranno a liberarsi dalla stretta marcatura del­le squadre dei velocisti è ipotizzabile un nuovo arrivo allo sprint. Si parte da Montargis con la classifica immu­tata e Fabian Cancellara sempre in giallo. Oggi ultima occasione per gli uomini veloci, poi da domani si co­mincia a salire: all’orizzonte le Alpi.

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