Cavi di rame rubati, ascensori in panne

Furti negli alloggi Aler di via Vincenzo da Seregno. L’azienda denuncia continui vandalismi nei palazzi di 16 piani. Ma dietro il malfunzionamento degli apparecchi non ci sono semplici inconvenienti tecnici, bensì la precisa volontà di dare un segnale ai condomini che "sgarrano"

I residenti non ne possono più di quegli ascensori che non vanno mai. Sempre guasti, sempre bloccati. Un incubo in palazzoni di 16 piani. Ma dietro il malfunzionamento degli apparecchi non ci sono semplici inconvenienti tecnici, bensì la precisa volontà di dare un segnale ai condomini che «sgarrano».
Siamo in via Vincenzo da Seregno, periferia nord della città. Da mesi, ai civici 48, 50, 54 e 56 degli stabili Aler, gli ascensori non funzionano. L’azienda interviene, facendo manutenzione una, due, tre volte. Poi capisce che c’è qualcosa che non va. A volte mancano i cavi elettrici, altre volte è il rame a non esserci più. Chiaro che c’è qualcuno che si diverte a fare scherzi (nell’ultima occasione è stata smantellata e portata via una mascherina con i numeri dei piani) e poi ci guadagna pure vendendo fili e metallo rubati.
Già, ma chi? Negli ultimi mesi Aler ha presentato alle autorità giudiziarie due denunce contro ignoti. Senza però ottenere una soluzione al caso. Intanto prosegue con i lavori per rimettere in funzione gli impianti. Per l’ennesima volta.
Il sospetto è che dietro gli atti vandalici si celino in realtà dei regolamenti di conti o peggio delle minacce. Aler non commenta.

L’indiscrezione, però, è che qualcuno interessato a nascondere affari illeciti compiuti all’interno dei palazzoni voglia «invitare» gli altri condomini a farsi i fatti propri. A non impicciarsi, insomma. E come ripicca costringe i «ficcanaso» a fare su e giù per le scale. Anche per 16 piani.

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