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Cdi Per bebè e claustrofobici pronta la risonanza con vista

Entrare nel cilindro chiuso della risonanza magnetica è un’esperienza traumatica che causa ansia e stress a molte persone, in particolare a chi soffrono di claustrofobia: per loro da oggi è possibile prenotare al Centro Diagnostico Italiano (Cdi) la prima risonanza magnetica completamente aperta.
La nuova apparecchiatura, il cui valore economico supera il milione di euro, è in grado di effettuare tutti gli esami diagnostici che si eseguono con le apparecchiature chiuse, grazie ad una potenza che si avvicina a quella delle macchine tradizionali. Attualmente in Italia si contano circa 16 apparecchiature di questo tipo. Le altre risonanze aperte in funzione in Italia, invece, non sono in grado di eseguire tutti gli esami poiché la loro potenza è tre volte inferiore e cioè compresa fra 0,2 e 0,4 Tesla.
La risonanza magnetica aperta, oltre a rappresentare una soluzione per le persone obese e claustrofobiche e per tutti coloro che vivono con disagio la permanenza negli spazi chiusi, consente di effettuare esami anche su bambini molto piccoli e neonati: una mamma o un papà, infatti, possono sdraiarsi con il loro bambino sull’apparecchio e stare al suo fianco per tutta la durata dell’esame.


Con la risonanza magnetica aperta si effettuano tutti gli esami diagnostici: da quelli riguardanti articolazioni e tessuti molli, ai neurologici su encefalo e colonna, a quelli sul corpo (addome, pelvi, mediastino, collo), ai vascolari body, neurologici e periferici. Al Centro Diagnostico ogni anno si eseguono circa 140mila procedure di diagnostica per immagini di cui 15mila risonanze magnetiche.

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