Cdm: sì unanime al decreto per "Roma capitale" Bossi commenta: "Ora ci vuole quella del Nord"

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto su "Roma capitale". Domani sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Il sindaco Alemanno: "Ho abbracciato il ministro Calderoli per l'impegno. Ringrazio anche il Pd per l'appoggio in parlamento"

Cdm: sì unanime al decreto per "Roma capitale"
 
Bossi commenta: "Ora ci vuole quella del Nord"

Roma - "Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il decreto su Roma Capitale che sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, entrato in Cdm dopo la firma. "Dopo la firma del decreto - racconta il sindaco - il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mi ha chiamato per informarmi. Quando sono arrivato, abbiamo scherzato un po' col sottosegretario Letta, poi ho stretto la mano ai presenti e ho abbracciato il ministro Calderoli, ringraziandolo per l’impegno. Mi preme inoltre ringraziare l’opposizione, in particolare il Pd, per l’appoggio fornito al decreto in parlamento".

Alemanno: primo passo necessario Il sindaco ha espresso soddisfazione per l’approvazione del provvedimento, definendolo "un primo passo necessario e importante per fare in modo che la nostra città abbia una governance adeguata, non solo al ruolo di capitale d’Italia, ma anche al ruolo internazionale della città".

I prossimi pasi da fare "Con questo decreto nasce l’Assemblea capitolina, il nuovo organo di Roma Capitale - ha proseguito  Alemanno-. Nel prossimo decreto legislativo saranno finalmente definiti i nuovi poteri di Roma Capitale d’accordo con Regione Lazio e Provincia di Roma". Il sindaco di Roma ha inoltre precisato che "ora ci attendono due passi fondamentali. Il Codice delle autonomie che completerà la questione del numero dei consiglieri e tutti gli altri aspetti legati alle città metropolitane". "Sulla questione dei poteri - ha sottolineato Alemanno - sarà impostato un confronto e presto ci sarà un incontro con Renata Polverini e il ministro Calderoli per cercare la massima intesa. Ringrazio l’opposizione e il Pd che ha appoggiato questo processo".

Le principali novità Il sindaco di Roma ha poi ricordato che "è stato confermato un tetto di 15 Municipi, la possibilità per gli assessori di rientrare come consiglieri, se decadono dal loro incarico e la procedura d’urgenza dell’attività dell’Assemblea capitolina rispetto a determinati provvedimenti. Con il Codice delle autonomie - ha sottolineato ancora - c’è l’impegno anche del parlamento per fare in modo che ci sia una revisione dei consiglieri e degli assessori non solo per Roma, ma per tutte le città metropolitane. È impensabile che una città come Roma, con 2,8 milioni di abitanti, abbia lo stesso numero di consiglieri di una città con 200 mila abitanti". 

Gasparri: federalismo virtuoso "L’approvazione del decreto su Roma Capitale - dice il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri - rappresenta una svolta, un ulteriore passo avanti verso un federalismo virtuoso. Un’approvazione che è giunta con un voto unanime, a dimostrazione della compattezza del governo e della maggioranza su un tema di fondamentale importanza. Roma adesso potrà avere una governance all’avanguardia, all’altezza dei tempi e soprattutto potrà essere sempre più una Capitale al passo con le altre grandi realtà europee".

Bossi: ora la capitale del Nord Il leader della Lega, Umberto Bossi commenta così l’approvazione del decreto: "Ora ci vuole quella del Nord".

Il Senatur scherza e si lascia andare ad una battuta: "Lo abbiamo votato solo perché il sindaco Alemanno è venuto piangendo", chiosa il ministro facendo riferimento alla presenza del sindaco di Roma a Palazzo Chigi dopo la firma del provvedimento.

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