Celestino torna a vincere ad Arenzano

Fausto Rosi

Ha ottenuto un grande successo la prima edizione del «Gran Premio Città di Arenzano», gara riservata ai professionisti, disputatasi lungo un circuito cittadino di poco inferiore ai due chilometri da percorrere trentacinque volte.
Ad imporsi è stato Mirko Celestino, ancora a digiuno di vittorie nella stagione 2006, che, a poco più di un chilometro dalla conclusione, è riuscito a distanziare di una ventina di metri un validissimo Davide Rebellin.
Nato ad Albenga il 19 marzo 1974, cresciuto ad Andora, Celestino si è poi trasferito ad Almè, in provincia di Bergamo ove ha trovato moglie e ove tuttora vive con i due figli.
Ad Arenzano si era imposto quando ancora militava tra gli allievi e nella località della riviera di Ponente ha visto sorgere il suo primo «Fans club». Ogni anno sono numerosi i tifosi che attendono il passaggio della Sanremo con i cartelloni e scritte a lui inneggianti e che appendono decine di palloncini, di ovvio colore celestino, ai lati della carreggiata. La gara, baciata da favorevoli ed inattese condizioni meteorologiche, è stata davvero un successo. Si è registrata una massiccia affluenza di pubblico che ha soddisfatto sia gli organizzatori del G.S. Terralba, che si è avvalso della collaborazione dell’U.S. Pontedecimo, sia le autorità locali, dal sindaco Gambino agli assessori allo sport Ambrogio ed alle finanze Muscatello presenti sul palco, che sono stati «costretti» a pensare ad una seconda edizione. Anche tutti i partecipanti hanno chiesto di ripetere questa esperienza ad Arenzano impressionati favorevolmente sia dalla validità tecnica del percorso che dal calore del numeroso pubblico presente.
Tornando a parlare della gara che ha visto ai nastri di partenza trentatrè dei trentasei iscritti (assenti giustificati dell’ultimo momento Ballan, Moletta e Bernucci) diremo che è stata particolarmente vivace e movimentata con Napolitano, Signego, Chicci, Nardello e Callegarin spesso in evidenza nella prima parte.
Poi, sotto la spinta di De Paoli, Di Grande e di uno splendido Fornaciari, la gara entrava nel vivo ed a cinque giri dalla conclusione l’azione decisiva era promossa da Bailetti, Celestino, Chicchi, Paolino, Napolitano, Rebellin e Zanini.


A due giri dalla fine lo scatto che ha infiammato il pubblico e scatenato gli applausi: Celestino e Rebellin soli al comando per un finale intenso e palpitante con il ligure vincitore davanti al veneto e con Zanini sul terzo gradino del podio.

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