Celtics-Lakers, come una volta

L’Nba ritrova in finale la «Sfida» degli anni ’80: l’ultima fu nel 1987

Ventuno anni fa c’era ancora il Muro di Berlino, la Guerra fredda, ma soprattutto Boston contro Los Angeles. Ventuno anni dopo i Boston Celtics, da nobili decaduti della Nba tornano in finale battendo Detroit 89-81 (e 4-2 nella serie) e ritrovano proprio gli antichi rivali, i Los Angeles Lakers. Allora «LA» era Earvin «Magic» Johnson e Boston Larry Bird. Oggi guidati da Kobe Bryant, Mvp della stagione, i Lakers sfidano Kevin Garnett, cioè la star della squadra dei verdi dell’Atlantico. Boston deve otto dei suoi 16 titoli proprio alle sfide con Los Angeles, anche se le ultime due «classiche» - nel 1987 e nel 1985 - si tinsero del gialloviola grazie Magic, James Worthy e Kareem Abdul Jabbar. Boston torna a giocare le finali Nba con l’inversione di tendenza più drastica nella storia della Nba: i Celtics, arrivati ai playoff con un incredibile record di 66 partite vinte ed appena 16 perse, nella stagione 2006-2007 vinsero appena 24 incontri su 82. Poi il percorso accidentato dei playoff (12-8). Dall’altra parte ci sono i Lakers di Bryant, che in questi playoff viaggia ad una media di 31,9 punti a partita.

Il fuoriclasse dei Lakers, già campione a Los Angeles nel 2000, 2001 e 2002 in accoppiata con Shaq, è l’unica vera star della squadra di Phil Jackson, che conta comunque su giocatori di spessore come Lamar Odom e lo spagnolo Pau Gasol. I Lakers in caso di vittoria arriverebbero a quota 15 titoli, uno in meno rispetto ai biancoverdi di Boston.

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